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Processo vertici A24-A25, attivisti: “Mit non si costituisce parte civile, vergogna”

"Non chiede giustizia?". La denuncia in una nota del Forum H2O

Pubblicato:03-02-2021 13:18
Ultimo aggiornamento:03-02-2021 13:18

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ROMA – “Lo Stato deve impegnare risorse e mezzi per stare dietro alle inequivocabili criticità connesse alla gestione dell’A24 e A25 ma il ministero delle Infrastrutture non si costituisce nel procedimento che la Procura di L’Aquila ha avviato contro i vertici di Strada dei Parchi per ottenere giustizia. Abbiamo una sola parola per commentare: vergogna”. Così in una nota il Forum H2O sulla decisione del Mit di non costituirsi per ora nel procedimento in corso al Tribunale di L’Aquila.

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“I dirigenti del ministero, in particolare Migliorino, hanno puntualmente rilevato gravissime inadempienze del concessionario – sottolineano il Forum -. Le immagini dello stato in cui è ridotta l’autostrada hanno fatto il giro del mondo ma il ministro uscente De Micheli evidentemente sta pensando ad altro invece di difendere in ogni sede i diritti dei cittadini. Tra l’altro la Procura di L’Aquila contesta fatti gravissimi, segnalando problematiche enormi sui viadotti, che sarebbero stati addirittura a rischio crollo. Evidentemente fare chiarezza e giustizia non interessa a questa politica. Noi da volontari abbiamo fatto quei sopralluoghi che gli enti non avevano fatto segnalando la situazione in esposti e comunicati che hanno fatto partire le indagini in diverse procure. Ora continuiamo a dare il nostro contributo collaborando con altri volontari, l’associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, che oggi ha chiesto la costituzione di parte civile. Incredibile – conclude – che il ministero, invece, faccia finta di niente”.


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