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Scuola, Ipsos: i giovani non studiano informatica, per il 45% è una materia “maschile”

È quanto rivela l'indagine ideata dalla Repubblica degli Stagisti e svolta dall'Osservatorio Giovani dell'Istituto Toniolo e Ipsos

Pubblicato:03-02-2020 16:43
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:56

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ROMA – Gli italiani under 35 non si avvicinano allo studio delle materie informatiche e il settore viene percepito, sia dalle donne che dagli uomini, come prevalentemente maschile. È quanto rivela l’indagine ideata dalla Repubblica degli Stagisti e svolta dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo e Ipsos, secondo cui alla domanda “In generale tra maschi e femmine chi è più bravo rispetto all’informatica?” più di un terzo degli intervistati (il 34%) ha risposto: i maschi.

Quattro ragazzi su 10 sono quindi convinti della ‘superiorità’ del proprio genere in campo informatico, e ne sono convinte anche quasi 3 ragazze su 10. Più in dettaglio, rispetto alla affermazione “E’ normale che ci siano mestieri più “da maschi” e mestieri più “da femmine”, e l’informatica è un mestiere da maschi”, solo il 54,9% delle donne non è per nulla d’accordo. Ben una su cinque invece concorda pienamente con l’idea che ci siano mestieri più adatti per i maschi – e che quella dell’informatico rientri tra queste ultime.

Lo stereotipo di genere dunque sembra cementato non solo tra i maschi. Quali i rimedi? Oltre il 40% dei maschi intervistati è convinto che tra gli ostacoli a un’uguale presenza di uomini e donne nelle carriere in ambito informatico vi sia la stessa scarsa presenza di donne nel settore, che in qualche modo rappresenterebbe un fattore di imbarazzo per una donna che volesse lavorare nel campo. Sempre per quattro uomini su dieci un forte freno verrebbe anche dalle famiglie, che eserciterebbero spesso una pressione per dissuadere – o non incentivare – le figlie femmine dall’intraprendere una carriera in informatica.


Interessante notare che rispetto a questi ostacoli le donne concordano meno nettamente (circa un 30%), mentre si trovano più d’accordo sulla necessità di prevedere facilitazioni per le ragazze che scelgono informatica e affini.

Studiare Informatica è ritenuto troppo noioso? Troppo difficile? La ricerca dimostra di no: solo il 34,4% degli uomini e il 30,9% delle donne vede l’informatica come noiosa, e anzi la maggior parte degli intervistati di entrambi i generi è convinta che lo studio dell’informatica sia consigliabile, perché offre molte opportunità lavorative (lo pensa il 76% delle donne e il 72% degli uomini).

In particolare, la percezione dei vantaggi è positiva: studiare informatica consente più facilmente di trovare lavoro all’estero secondo il 71% degli uomini e il 65% delle donne; permette di accedere a lavori meglio retribuiti (lo pensa il 68% degli uomini e il 66% delle donne) e in modo più rapido (67% degli uomini e 63% delle donne).

Questi dati cozzano però con l’esiguo numero di giovani che scelgono di studiare materie informatiche alle superiori o all’università. Il motivo sta nel fatto che, a scuola, si fa troppo poco per far conoscere queste materie e gli sbocchi lavorativi. La ricerca dimostra che oltre il 50% delle ragazze e il 43% dei ragazzi dichiara di non aver avuto alcuna occasione di conoscere questo settore a scuola.

A scuola non viene spiegato (non abbastanza, almeno) quanto le competenze informatiche siano richieste dal mercato del lavoro: solo il 27,4% dei maschi e il 20,7% delle femmine ha affrontato nel dettaglio le prospettive occupazionali legate al settore dell’informatica. Le donne dichiarano sistematicamente di aver avuto meno occasioni di entrare in contatto con il mondo dell’ICT a scuola.

La percezione delle opportunità offerte dal lavoro nel campo delle ICT è positiva: per esempio la possibilità di avere uno stipendio più elevato della media sin da giovani (lo pensa il 62% delle donne e il 54% degli uomini), una più elevata probabilità che il lavoro sia coerente con gli studi svolti (76% delle donne, 70% degli uomini), una maggior stabilità contrattuale (62% delle donne e 56% degli uomini) e maggiori possibilità di realizzarsi professionalmente e personalmente (73% delle donne e 67% degli uomini).

Ma se lavorare nel campo informatico è così promettente, perché i giovani non lo fanno? Tra le ragioni per cui non si sceglie di studiare Informatica, il non sentirsi portati per questa materia è la prima motivazione più ricorrente per uomini e donne: oltre uno su quattro. Tra gli uomini, al secondo posto c’è la mancanza di basi adeguate fornite dalla precedente istruzione; mentre tra le donne è non avere conosciuto persone che avessero studiato o lavorassero nell’ambito (pertanto, non avere un’idea precisa sul cosa consista il lavoro di informatico). Nella sottocategoria dei laureati, sentirsi scarsamente portati per la materia è la prima ragione ancora, sia per gli uomini che per le donne; tuttavia, oltre una donna laureata su quattro motiva la scelta ritenendo noioso il percorso di studi, mentre fra tutte le donne solo 13% aveva dato tale motivazione.

Infine, la domanda agli intervistati: “Se al momento in cui hai scelto cosa studiare alle superiori e/o all’università ti avessero informato sulle opportunità del settore dal punto d vista lavorativo, avresti considerato la possibilità di studiare l’informatica?“. Qui una percentuale altissima (33,4%), vale a dire oltre un terzo degli intervistati, ha risposto di sì: in particolare il 36,1% delle ragazze e il 29,3% dei ragazzi.

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