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Duecentomila pendolari in meno in Campania, è la Regione con i treni più vecchi

Secondo Legambiente, che oggi ha diffuso il report annuale sul trasporto in Italia, il numero di passeggeri e' calato del 43,7% in soli 8 anni

Pubblicato:03-02-2020 16:08
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:56

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NAPOLI – Netto calo di pendolari in Campania. Secondo Legambiente, che oggi ha diffuso il rapporto Pendolaria, report annuale sul trasporto in Italia, il numero di passeggeri e’ calato del 43,7% in soli 8 anni.

In termini assoluti, se nel 2011 467mila cittadini campani usavano quotidianamente i mezzi pubblici, nel 2018 i pendolari sono stati solo 262mila, cioe’ 204mila in meno, nonostante il trend fosse in miglioramento negli ultimi anni. Questo significa che oltre 100mila automobili sono ritornate a circolare in Campania in soli 8 anni, causando piu’ ingorghi e un aumento di smog.

E’ il dato peggiore tra tutte le Regioni d’Italia. In Emilia Romagna, la Regione che fa registrare invece il migliore dato, il numero di viaggiatori giornalieri e’ passato dai 114mila del 2011 ai 215mila del 2018, +88,6%.


“La sfida sta nel potenziare l’offerta nelle citta’ dove e’ piu’ forte la domanda pendolare – scrive Legambiente nel rapporto Pendolaria – e lungo tutte le direttrici nazionali, con un’attenzione particolare al Sud, dove e’ del tutto inadeguata”.

In Italia abbiamo oltre 37 milioni di auto private “e dobbiamo ridurne l’utilizzo e cambiare una realta’ per cui in tutte le citta’ italiane prevale ancora il numero di persone che utilizza l’automobile rispetto a chi usa treni regionali, autobus, biciclette ogni mattina (i pendolari complessivamente sono 14 milioni secondo una stima del Censis)”. 

IN CAMPANIA I TRENI PIÙ VECCHI, IL 65% HA OLTRE 15 ANNI

I 350 treni in servizio sulla rete regionale della Campania hanno un’eta’ media di 19,7 anni, con il 65,2 % dei treni che ha piu’ di 15 anni di eta’. E’ fanalino di coda in Italia insieme a Puglia e Basilicata. Non diversa la situazione a Napoli, dove 81 treni metropolitani hanno una eta’ media del materiale rotabile di 20,6 anni, mentre il 77,8% dei treni ha piu’ di 15 anni. 

“Al Sud – si legge nel rapporto – i treni sono piu’ vecchi, con un’eta’ media dei convogli nettamente piu’ alta con 19,3 anni (rispetto ai 12,5 anni del Nord) e rimasta costante negli ultimi 2 anni perche’, nonostante l’immissione in servizio di alcuni nuovi treni, continua a pesare l’invecchiamento della flotta storica. Si trovano poi casi come quelli di Basilicata, Puglia e Campania dove la media e’ ben piu’ alta con punte di treni che sono davvero troppo anziani per circolare”. L’eta’ media resta alta in Campania soprattutto a causa dell’anzianita’ del parco rotabile dell’Eav.

“In Campania – osserva ancora Legambiente – nel corso del biennio 2011-2012 si e’ assistito ad una diminuzione dei servizi drammatica, in parte arginata negli ultimi due anni ma che richiede urgentemente un rinnovo del materiale rotabile ed un aumento delle frequenze delle corse”.

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