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Scuola, nel Lazio sindacati e presidi chiedono rinvio ripresa didattica in presenza

Al momento, a quanto apprende la Dire, la data inizialmente indicata per la ripresa dell'attivita' scolastica di secondo grado in presenza resta invariata

Pubblicato:03-01-2021 12:17
Ultimo aggiornamento:03-01-2021 14:03

scuola vuota
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ROMA – Rinviare l’apertura delle scuole superiori, in presenza, prevista per giovedi’ 7 gennaio, per motivi organizzativi. È quanto chiesto dalle organizzazioni di categoria del mondo della scuola di Roma e del Lazio, – fra cui quelle dei dirigenti scolastici, – che ieri hanno incontrato, nell’ambito di una serie di riunioni concertate con la Prefettura di Roma per la ripresa dell’attivita’ scolastica, l’assessore alla Scuola del Lazio, Claudio Di Berardino, l’Ufficio scolastico regionale e alcuni rappresentanti dell’assessorato ai Trasporti del Lazio.

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Al momento, a quanto apprende la Dire, la data inizialmente indicata per la ripresa dell’attivita’ scolastica di secondo grado in presenza resta invariata, anche se dalla Regione e’ stato confermato che verra’ comunque strettamente monitorato l’andamento della curva epidemiologica. I sindacati della scuola hanno anche chiesto che, al momento della ripresa, la durata delle ore delle lezioni passi dagli attuali 60 minuti a 45 minuti, in particolare per gli istituti tecnici. Su questo aspetto, a quanto apprende la Dire, sembrerebbe che non ci saranno difficolta’.


Terza istanza presenta dai sindacati della scuola di Roma e del Lazio, riguarda le percentuali degli ingressi per fasce orarie dei ragazzi che torneranno in classe. Attualmente il cronoprogramma prevede che il 40% di loro entri in classe alle 8 e il 60% alle 10. I sindacati hanno chiesto che le due percentuali vengano invertite, favorando un maggior afflusso di studenti nella prima fascia oraria. In merito a queste ultime richieste, bisognera’ attendere che torni a riunirsi il Tavolo di coordinamento presieduto dal Prefetto di Roma, Matteo Piantedosi.

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