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“Trans non è Drag”, il Partito Gay contro FdI: “Meloni faccia dimettere consigliere a Bergamo”

La denuncia arriva dalla comunità LGBT+ che chiede le dimissioni del consigliere Filippo Bianchi di Bergamo

Pubblicato:02-12-2022 17:28
Ultimo aggiornamento:03-12-2022 00:01

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ROMA – Erma Pia Castriota, in arte H.E.R. “violinista multipremiata e transgender, è stata discriminata e offesa da un consigliere di Fratelli d’Italia del Comune di Bergamo Filippo Bianchi, con tanto di interrogazione consigliare per la sua esibizione per il 225° compleanno del Maestro Gaetano Doninzetti”. La denuncia arriva dal Partito Gay LGBT+. Ed ecco quando sarebbe successo: si parte da uno spettacolo organizzato nell’ambito del festival “Donizetti Opera”, martedì 29 novembre, per celebrare l’anniversario della nascita del compositore. Una serata ‘alternativa’, con artisti internazionali e nazionali della scena techno, durante la quale si è esibita anche la musicista H.E.R.. Dopo quella festa, è la denuncia del Partito Gay, il consigliere Filippo Bianchi “ha definito la sua perfomance artistica, tra le altre che sarebbero dovute andare in scena, sconcertante, di discutibile livello, drag performers e marcatamente conforme all’ideologia LGBT”.

“CONFONDERE TRANSGENDER CON DRAG QUEEN È PALESE IGNORANZA”

Il Partito Gay chiede che il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, attivi una multa “per discriminazione” e invoca l’intervento della premier Giorgia Meloni, in quanto leader di Fratelli d’Italia, per far dimettere il consigliere. Andrea Grassi, responsabile in Lombardia, spiega: “Il consigliere Bianchi allude anche a un fantomatico sconcerto dei cittadini di Bergamo (poco credibile). Confondere una donna transgender con una drag queen è il palese segnale dell’ignoranza di alcune ideologie di destra che ancora dilagano nel nostro Paese, chiedo peraltro al consigliere Bianchi di studiare un po’ di più anche in vista del 2023 che vedrà Bergamo Capitale della Cultura”.

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partito gay CASO H.E.R

L’APPELLO AL SINDACO GORI E A MELONI: MULTA E DIMISSIONI PER BIANCHI

Pertanto, è la proposta di Andrea Grassi, “invitiamo il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ad un’incontro, dove ci auguriamo dia Solidarietà ad HER e per discutere della nostra proposta di delibera di consiglio comunale che multa con 500 euro qualsiasi dichiarazione o atto discriminatorio verso le persone LGBT+, anche per dichiarazioni online, al fine di prevenire, in assenza di una legge Nazionale, atteggiamenti e parole discriminatorie come quelle del consigliere di FDI Bianchi”. Fabrizio Marrazzo, portavoce nazionale del Partito Gay LGBT + aggiunge: “Chiediamo al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in qualità di Presidente di FDI, una presa di posizione verso le parole usate dal suo consigliere Filippo Bianchi, richiedendone le dimissioni”.

L’INDIGAZIONE DI H.E.R: “SONO UN’ARTISTA, NULLA IN ME È INDECENTE”

Indignata la diretta interessata H.E.R. che, in un post su Facebook, scrive: “Sono un’artista! Mi sono guadagnata con sudore la mia credibilità e non c’è nulla di indecente nè in me nè nei contesti in cui lavoro. Grazie a tutti coloro che hanno appoggiato questa battaglia di dignità”.

CHI È FILIPPO BIANCHI, “UN ATTIVO PRO-VITA E PRO-FAMIGLIA”

Questa la sua biografia sul sito web del Comune di Bergamo : “Filippo Bianchi è nato a Firenze, è sposato, ha una figlia, svolge la professione di imprenditore nel settore automobilistico nella città di Bergamo, in cui risiede. Ha conseguito la maturità scientifica ed una laurea quadriennale in Economia Aziendale. Ha dedicato e dedica il proprio impegno all’interno di comitati e associazioni. È un attivo pro-vita e pro-famiglia, controrivoluzionario, difensore del Diritto naturale e della civiltà europea, fondata sulle radici cristiane; combatte la Buona Battaglia contro le ideologie di genere, il crimine dell’aborto e l’islamizzazione dell’Occidente”.

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