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Il “Mister Wolf” israeliano delle cavallette alla Sardegna: “Per sconfiggerle bisogna volerlo”

Yoav Motro, responsabile per il ministero dell'Agricoltura della lotta alle locuste in Israele, "striglia" l'isola: "Bisogna lavorare di notte e sul campo"

Pubblicato:02-12-2022 11:22
Ultimo aggiornamento:02-12-2022 11:22
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CAGLIARI – È il “mister Wolf” delle cavallette, e come il celebre personaggio di Pulp Fiction ha l’aria decisa e rassicurante di chi sa risolvere i problemi. E Yoav Motro, responsabile per il ministero dell’Agricoltura della lotta alle locuste in Israele, i problemi li ha risolti davvero. Non solo nella sua Israele- dove ha precedenza anche sui militari quando qualche territorio del Paese è invaso dalle cavallette- ma in giro per il mondo- ad esempio in Giordania ed Etiopia- luoghi dove la furia devastatrice delle locuste può affamare milioni di persone. Da qualche mese Motro ha portato la sua esperienza anche in Sardegna, anzi nel cuore dell’isola, a Ottana, dove la piaga delle cavallette imperversa ormai da quattro anni. La sua ricetta? “Tecnologia, con l’utilizzo dei droni, scienza, con l’aiuto di esperti, ma soprattutto un ‘comandante’ che opera e prende le decisioni sul campo”, ha spiegato ieri durante il convegno a Cagliari “agriVerso Agricoltura 5.0, Israele incontra la Sardegna”. Tradotto, questa non è una piaga che può essere affrontata con esperti che operano a distanza dagli uffici- per quanto competenti- ma occorre sporcarsi le mani dove le cavallette infestano.

YOAV MOTRO: “LA LOTTA VA CONDOTTA SUL CAMPO E DI NOTTE”


Da noi il capo della missione è sul campo– spiega-. C’è una commissione che lavora in ufficio, ma è il comandante che si trova in prima linea a coordinare tutto il lavoro”. Certo, c’è anche un “segreto” nel metodo di Motro: la notte. In Israele infatti la battaglia alle locuste viene fatta al calare della
sera, quando gli insetti non sono attivi e non si muovono. “Noi irroriamo le cavallette con agenti chimici esclusivamente di notte– spiega-. Di giorno utilizziamo i droni solo per tracciarle, abbiamo un team di esperti che fa un mappaggio- per scoprire dove vanno a dormire- quindi la sera le irroriamo.
Questo per noi è un enorme vantaggio, significa avere 12 ore a disposizione per lavorare: bisogna solo scoprire dove sono. Non è una cosa semplice dal punto di vista logistico, ma la cosa più
importante che mi sento di dire è che per sconfiggere le locuste bisogna davvero volerlo
. Occorre lavorare di notte, in condizioni climatiche difficili, non esistono i fine settimana. Non c’è altro modo”. In ogni caso, rassicura Motro, “la Sardegna e l’Israele sono molto simili in tanti aspetti, entrambe hanno la tecnologia adatta per vincere questa battaglia. Sono convinto che le locuste non vinceranno“.


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