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Roma, Patanè: “Metro A chiude senza proroga mitigazione treni del ministero dei Trasporti”

L'assessore ai Trasporti lancia l'allarme in vista dell'entrata in vigore di una nuova norma che prevede di togliere dal servizio i treni non revisionati

Pubblicato:02-12-2021 18:00
Ultimo aggiornamento:03-12-2021 10:53

metro a roma
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ROMA – “Le mie più grandi preoccupazioni in questo momento riguardano la sicurezza, soprattutto su ferro. Abbiamo una situazione drammatica e ce lo dobbiamo dire ad inizio consiliatura. Soprattutto penso all’ammodernamento delle linee metro A e B, alla mancata revisione dei treni della linea A, alla carenza dei tram e all’armamento dei binari tranviari”. Così l’assessore ai Trasporti di Roma, Eugenio Patanè, nel corso della prima riunione della commissione Mobilità della nuova consiliatura.

“Il tema più urgente è quello della revisione dei treni della linea A – spiega Patanè – Rischiamo di vedere sulla linea A quello che è accaduto sulla Roma-Lido, dove non è stata concessa la proroga per la mitigazione dei treni (ovvero gli interventi su freni, accoppiature e porte) con la conseguenza che alcuni sono usciti dalla linea e ne sono rimasti solo tre. La stessa cosa rischiano di avere su linea A sulla flotta dei treni Caf che dovevano essere sottoposti alla revisione generale. Ci vogliono cinque mesi per revisionare un treno – aggiunge l’assessore – quindi in totale ci vorranno sei anni. Ma dall’1 gennaio entra in vigore una norma secondo cui, in assenza di proroghe sulla più veloce mitigazione, dovremo togliere i treni dal servizio. Se leviamo 20 treni dalla linea A restiamo solo con 13. Cosi il rischio è che si chiuda la linea. E infatti ho comunicato al ministero dei Trasporti che senza una soluzione la linea A deve essere chiusa”.

“Una soluzione – suggerisce Patanè – potrebbe essere quella di una proroga di dieci mesi per fare almeno le mitigazione, mentre andiamo in parallelo alla revisione generale di tutti e 51 treni Caf. Ricordo che al momento ne abbiamo 51 totali su A e B, 20 senza mitigazione e 31 con la mitigazione già effettuata. Voglio però dire che i 20 treni sono comunque sicuri. Una perizia certificata stabilisce che il rischio è sotto lo 0,05%”, assicura l’assessore ai Trasporti di Roma.


“ENTRO DUE ANNI I PRIMI 14 NUOVI TRENI PER LA METRO B”

Nel corso della prima riunione della commissione Mobilità, Patanè spiega le future strategie per il trasporto pubblico locale: “Ci aspettano un anno e mezzo-due di lavori per spendere i 425 milioni stanziati per la manutenzione delle linee metropolitane. Una parte è stata già impegnata per 134 milioni ed è destinata a nuovi treni. La gara è stata affidata per 30 treni di cui la prima tranche di 14 arriverà tra due anni. Ha vinto Caf, 12 andranno sulla linea B e 2 sulla A. Poi – aggiunge l’assessore- ci sono 66 milioni destinati per la revisione generale, 36 per l’ammodernamento della linee A, 4,6 sul segnalamento e poi restano 185 sui sistemi antincendio e per le banchinette e che avevano come termine il 31 dicembre 2021. Abbiamo deciso per questo di chiudere una revisione del progetto”.

“PUNTIAMO A 1,5 MILIARDI DI EURO SULLA METRO C”

Patanè si sofferma anche sui lavori in corso per ampliare la Metro C: “La linea C ha senso trasportistico se arriviamo a servire Roma nord-ovest. Il mio sforzo sarà quello, all’interno dei 3,7 miliardi previsti dall’articolo 132 della legge di bilancio, che inizialmente dovevano essere 5,7, di prenderne almeno 1,5 miliardi e con questi fare due cose: 700 milioni per Piazza Venezia e poi proseguire. Fino a dove? Una scelta potrebbe essere Clodio. Ma forse calare le talpe a Clodio è un errore. Possiamo partire da Farnesina anche se i finanziamenti non sono completi, garantendo comunque di finire Venezia. Serve intanto urgentemente fare la gara per quattro treni in vista dell’apertura di Colosseo se non vogliamo aprire con frequenze di tipo ferroviario e non metropolitano”, puntualizza l’assessore in commissione Mobilità.

“A Draghi il sindaco Gualtieri ha presentato due istanze – spiega Patanè – Con la prima ha chiesto 11,4 miliardi in 15 anni per la rete metro, dai prolungamenti della linea A alla metro C fino alla linea D. Circa 1,5 li stiamo prendendo già nella legge di Bilancio”.

“SU 77 TRAM NE CIRCOLANO SOLO 22. MANCANO I TECNICI”

“Faccio un aggiornamento: oggi su 77 tram esistenti ce ne sono solo 22 in circolazione”. La situazione sulla rete tranviaria, illustrata da Patanè, è tutt’altro che rosea. “Abbiamo quattro nuove linee tranviarie da fare entro il Giubileo e altre sette su cui la vecchia amministrazione ha avviato le progettazioni. Noi non siamo pronti. Non abbiamo i tecnici per la loro gestione né capacità di gestire l’armamento. Dobbiamo dotarci di tecnici”. Il problema non è però di tipo economico, specifica l’assessore: “Abbiamo i fondi per ammodernare l’armamento dei tram. In passato è stato fatto pochissimo. C’erano 25 milioni ma in tre anni sono stati sviluppati uno o due milioni all’anno”.

“PROSEGUIRE CON LE PISTE CICLABILI FATTE BENE”

Uno degli obiettivi dell’amministrazione Gualtieri, secondo Patanè, deve essere puntare forte sulla mobilità dolce: “Dobbiamo proseguire con le ciclabili. I 150 chilometri di rete sono un obiettivo da centrare. Molte non impattano sulle arterie esistenti. Altre, invece, in questi anni sono state fatte male. Intanto pensiamo di avviare il cantiere per il prolungamento verso il Vaticano della ciclabile di Monte Ciocci. E dobbiamo fare il Grab”. Sul tema dei monopattini elettrici, Patanè non sembra invece convinto di introdurre l’obbligo di casco: “Se dai ai monopattini una vera funzione di ultimo miglio si possono evitare misure di sicurezza che metterebbero in difficoltà anche gli operatori“, dichiara l’assessore ai Trasporti di Roma Capitale.

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