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Regioni: “Obbligo mascherine in occasione di assembramenti”

Le linee guida delle regioni sono state verificate dal Cts e saranno recepite da un'ordinanza del ministero della Salute

Pubblicato:02-12-2021 20:20
Ultimo aggiornamento:03-12-2021 11:27
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Di Ugo Cataluddi e Marta Tartarini

ROMA – “L’utilizzo di mascherine (mascherina chirurgica o dispositivo che conferisce superiore protezione come gli FFP2) a protezione delle vie respiratorie è obbligatorio in tutti i locali chiusi accessibili al pubblico e comunque in tutte le occasioni di assembramento, anche all’aperto, fatte salve le eccezioni previste dalle disposizioni vigenti (bambini di età inferiore a sei anni, soggetti con disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina e soggetti che interagiscono con i predetti)”. È quanto prevedono le Linee guida delle regioni per la riapertura delle attività economiche e sociali, consultate dalla Dire. Le linee guida sono state verificate dal Cts e saranno recepite da un’ordinanza del ministero della Salute.

CONVEGNI E FIERE, DA STABILIRE IL NUMERO MASSIMO DI PARTECIPANTI

Il numero massimo dei partecipanti all’evento dovrà essere valutato dagli organizzatori in base alla capienza degli spazi individuati, per poter ridurre assembramenti di persone, dopo confronto con le autorità sanitarie locali”. È quanto si legge nelle le Linee guida delle regioni nella parte che riguarda convegni, congressi, convention aziendali ed eventi ad essi assimilabili. Nel caso in cui, si legge ancora, “l’evento sia frazionato su più sedi/padiglioni, fisicamente separati tra loro, è necessario individuare il numero massimo dei partecipanti per ogni sede/padiglione dell’evento. Conseguentemente devono essere utilizzati sistemi di misurazione degli accessi nonché di limitazione e scaglionamento degli accessi anche attraverso sistemi di prenotazione del giorno e dell’orario di ingresso, finalizzati a evitare assembramenti”.


SCI, CAPIENZA MASSIMA DELL’80% AL CHIUSO

Nelle linee guida è scritto che sarà dell’80% la capienza massima degli impianti sciistici chiusi, come cabinovie e funivie, con obbligo di mascherina. Del 100% – e sempre con l’obbligo del dispositivo di protezione – per gli impianti aperti, quindi seggiovie e sciovie. Sempre secondo il documento, la capienza massima delle seggiovie viene ridotta all’80% qualora venisse utilizzata la cupola paravento. Gli impianti chiusi, inoltre, devono essere il più possibile areati, mantenendo i finestrini aperti e in ogni caso, è vietato consumare pasti, bevande o fumare.

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