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VIDEO | Bartolo: “Le politiche di coesione servano l’inclusione”

Al centro dell'intervista, realizzata a margine dell'edizione 2019 del Premio volontariato internazionale Focsiv, le prospettive della nuova Commissione guidata da Ursula Von Der Leyen

Pubblicato:02-12-2019 16:17
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:41

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ROMA  – “Coesione vuol dire inclusione, che non è soltanto un dovere verso i tanti migranti costretti ad abbandonare i propri Paesi ma anche un saper affrontare i fenomeni della mobilità con lungimiranza”: così all’agenzia Dire Pietro Bartolo, medico responsabile del primo soccorso di Lampedusa da quest’anno deputato al Parlamento Ue con i Socialisti & democratici (S&d). 

Al centro dell’intervista, realizzata a Roma a margine dell’edizione 2019 del Premio volontariato internazionale Focsiv, le prospettive della nuova Commissione guidata da Ursula Von Der Leyen. “L’Europa nella quale credo è quella della coesione che significa inclusione, basata sui valori straordinari dei padri fondatori, a partire dall’accoglienza, dalla solidarietà, dai diritti umani e dallo stato di diritto” dice Bartolo. Convinto che rispetto ai migranti ci sia da un lato “una responsabilità” umanitaria e morale e dall’altro “un’opportunità” da cogliere. “L’Europa deve essere essere inclusiva e mettere al centro la società, le persone, l’essere umano” dice l’eurodeputato: “Tutto il resto, e tutte le politiche, devono girare attorno a questo fatto fondamentale”. Rispetto alla Commissione Von Der Leyen e in particolare alle politiche Ue di coesione, Bartolo aggiunge: “Le migrazioni non vanno affrontate come un fenomeno emergenziale, ma come un fatto strutturale; ce ne dobbiamo fare una ragione, dando prova di intelligenza e di lungimiranza”.


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