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Miur, 980 imprese pronte ad accogliere giovani ricercatori

Sono 980 le imprese pronte ad accogliere giovani dottori di ricerca nell'ambito del progetto PhD ITalents", fa sapere in un comunicato il Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca, che finanzia il progetto gestito in collaborazione con Fondazione CRUI e Confindustria

Pubblicato:02-12-2015 16:30
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:39

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RicercatriceROMA – “Sono 980 le imprese pronte ad accogliere giovani dottori di ricerca nell’ambito del progetto PhD ITalents”, fa sapere in un comunicato il Ministero dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca, che finanzia il progetto gestito in collaborazione con Fondazione CRUI e Confindustria con lo scopo di promuovere nuove forme di occupazione dei giovani ricercatori. La prima fase, secondo quanto affermato in una nota del Ministero, e’ stata dedicata alla raccolta di offerte da parte delle aziende e si e’ chiusa lo scorso 30 novembre con 1.136 posti offerti. L’adesione si e’ concentrata principalmente su 3 delle 6 aree previste: ICT (48%), Salute e Scienze della vita (21%), Energia (14%).

“L’alta adesione delle aziende al bando PhD ITalents e’ il segnale di un cambiamento culturale atteso da tempo – ha dichiarato Stefania Giannini, Ministro dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca – finalmente il dottorato di ricerca non viene piu’ percepito come un titolo che apre le porte alla sola carriera accademica. I nostri dottori di ricerca, per la loro formazione e l’esperienza scientifica altamente qualificata, sono i veri promotori dell’innovazione. Siamo molto soddisfatti per la riuscita della prima parte di questo bando che introduce nuove modalita’ di impiego per i dottori di ricerca, favorisce la loro occupabilita’ e soprattutto rappresenta un concreto anello necessario e mancante fra ricerca e innovazione”.

Le cifre che emergono da questa prima fase “dimostrano nei fatti che in Italia il dialogo universita’-imprese funziona molto meglio di quanto si creda- ha commentato Angelo Riccaboni, Presidente della Fondazione CRUI- Messo nelle condizioni adeguate, il mondo produttivo non esita ad aprire le porte ai giovani ricercatori. Meta’ del ponte che abbiamo scelto per il logo di PhD ITalents e’ stato costruito. Ora tocca ai nostri dottori tirare su l’altra meta’”. Le imprese “hanno aderito con entusiasmo e fiducia al progetto PhD ITalents mostrando che la domanda di dottori di ricerca nell’industria non manca- ha commentato Ivan Lo Bello, Vicepresidente Confindustria. Il progetto PhD ITalents “realizza un importante matching che, da un lato, valorizza la fondamentale figura del ricercatore industriale e offre ai giovani talenti l’opportunita’ di affacciarsi al mondo produttivo restando in Italia; e, dall’altro, consente alle imprese di essere sempre piu’ competitive, proprio puntando su R&I e sui giovani”,  ha affermato Diana Bracco, Vicepresidente Confindustria per la R&I.


“Continuando a investire su questo modello, da qui al 2020 verranno inseriti circa 500 PhD nella parte piu’ innovativa dell’industria italiana. Un segnale forte del nostro Paese che dimostra di avere fiducia nei giovani e nella loro capacita’ di fare ricerca”. La prossima fase del progetto prevede l’esame delle proposte pervenute da parte di un panel di esperti. Sulla base dei requisiti e dei criteri previsti dal bando, il panel definira’ gli elenchi di offerte di lavoro alle quali i dottori di ricerca potranno successivamente candidarsi. Gli elenchi verranno resi pubblici alla data di emanazione del secondo bando, destinato proprio ai dottori di ricerca.

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