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Unicef: “Gaza è un cimitero di bambini, in 48 ore uccisi 50 bambini nel Nord”

Nelle ultime 48 ore, oltre 50 bambini sono stati uccisi in attacchi a Jabalia, nel nord di Gaza: Unicef torna a chiedere il cessate il fuoco

Pubblicato:02-11-2024 19:15
Ultimo aggiornamento:03-11-2024 13:20

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ROMA – “Continuano gli assalti indiscriminati contro bambini, civili e operatori umanitari nella Striscia di Gaza. Nelle ultime 48 ore, secondo le notizie, oltre 50 bambini sono stati uccisi in attacchi a Jabalia, nel nord di Gaza”. Lo scrive in un post su X il Fondo per l’Infanzia e l’Adolescenza delle Nazioni Unite (Unicef). L’Agenzia contina: “Vite infrante. Sofferenze immense. Un ciclo di dolore. Gaza è un cimitero per i bambini. Le uccisioni devono finire. È giunto il momento di porre fine a questa guerra. Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco ora”.ù

A TEL AVIV IN PIAZZA PER CHIEDERE IL RILASCIO DI TUTTI GLI OSTAGGI

Mentre si moltiplicano gli appelli all’esercito israeliano a porre fine all’assedio nelle aree settentrionali della Striscia di Gaza, che prosegue da oltre un mese, la stampa israeliana riferisce di cortei questa sera a Tel Aviv e altre località organizzati da Hostages Families Forum per chiedere “il rilascio in un’unica soluzione di tutti a 101 gli ostaggi” ancora tenuti da Hamas a Gaza.
L’associazione delle famiglie degli israeliani sequestrati dai combattenti palestinesi il 7 ottobre dell’anno scorso contesta al governo di non fare abbastanza per riportare a casa i loro cari. Inoltre, sembra che sia stata avanzata, nei recenti colloqui negoziali in corso a Doha, la proposta di un rilascio graduale delle persone. Il Forum però afferma: “Il ritorno a casa completo, in un’unica tranche, di tutti gli ostaggi, sarebbe la più gloriosa delle vittorie per Israele”, osservando che tale soluzione sarebbe attuabile “tanto più che Hamas è stato sconfitto”, come hanno affermato in questi giorni anche alti esponenti delle Forze armate.

IL VERTICE IN EGITTO: ANCHE HAMAS VORREBBE IL CESSATE IL FUOCO

Intanto al Cairo, le autorità egiziane stanno ospitando un vertice con rappresentanti dei due principali partiti politici palestinesi: Fatah e Hamas, che hanno il governo di Gerusalemme Est e Cisgiordania il primo, Striscia di Gaza il secondo. L’obiettivo è definire il modo in cui avviare la ricostruzione dopo la guerra, a partire dalla creazione di un comitato unificato per la gestione dei lavori.
Lo hanno riferito fonti di governo all’emittente Al Qahera News, affiliata alle autorità egiziane. La stessa fonte ha riferito che i rappresentanti di Hamas spingono per un cessate il fuoco che consenta il ritiro completo delle truppe israeliane dalla Striscia, e quindi la fine del conflitto. Un punto su cui finora il governo del premier Benjamin Netanyhu non è stato disposto a scendere a patti.


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