Getting your Trinity Audio player ready...
|
ROMA- Bellissima, in un abito lungo dal colore della sua carnagione e stretto per evidenziare il fisico perfetto, Jennifer Lopez ha parlato di un finale hollywoodiano, diretta al cuore dei latini americani. “Sono portoricana e sì, sono nata qui, e siamo americani. Sono una madre. Sono una sorella. Sono un’attrice e mi piacciono i finali di Hollywood e mi piace quando il bravo ragazzo, o in questo caso la brava ragazza, vince. E con una comprensione del nostro passato e la nostra fede nel nostro futuro, voterò per Kamala Harris come presidente degli Stati Uniti“: questo l’endorsement di un’altra star al femminile per Kamala Harris, mentre si avvicina il D-day delle presidenziali americane 2024. La diva, che rappresenta il voto più noto della comunità portoricana – e latina- degli Stati uniti, è intervenuta dal palco di una manifestazione elettorale in Nevada, uno dei sette stati più in bilico nelle elezioni di martedì.
Jennifer Lopez: I am Puerto Rican and yes I was born here, and we are Americans. I am a mother. I am a sister. I am an actress and I like Hollywood endings and I like it when the good guy, or in this case the good girl wins. And with an understanding of our past, and our faith in… pic.twitter.com/0Elnsy1jIG
— Acyn (@Acyn) November 1, 2024
“Bisogna rispondere ‘presente’ perché Harris possa sconfiggere Trump”, ha incalzato Jlo. Ha quindi puntato direttamente al suo ‘target’ con gli slogan “I believe in Latinos” e “credo nel potere delle donne e dei latini” perché “insieme facciamo la differenza in queste elezioni”. Lopez ha poi stigmatizzato e denunciato i commenti razzisti contro i latinos da parte dei sostenitori di Trump: “Ci ha ricordato chi è veramente”. Dulcis in fundo, prima di andarsene si è esibita con la rock band messicana Mana.
🇵🇷🤍🇺🇸 pic.twitter.com/pb9Bo7INey
— jlo (@JLo) November 1, 2024
Se la frase profferita dal Tycoon contro Liz Cheney rappresenta una minaccia di morte lo valuterà direttamente il dipartimento di Giustizia dell’Arizona. È stata aperta infatti un’indagine sulle parole di Donald Trump contro Liz Cheney, figlia dell’ex presidente degli Stati Uniti Dick Cheney: “È una guerrafondaia” a cui “devono puntare i fucili addosso”, ha detto parlando di lei.
Cheney non ha tardato e replicare: “È così che i dittatori distruggono le nazioni libere. Minacciano di morte i loro oppositori”, ha scritto in un post su X. “Non possiamo affidare il nostro Paese e la nostra libertà ad un uomo meschino, vendicativo, crudele e instabile che vuole essere un tiranno”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it