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Pd Marche: “Fuga medici dagli ospedali, nel 2021 + 39% dimissioni”

Interrogazione del consigliere Biancani dopo l'allarme lanciato dalla Corte dei Conti: "Principalmente passano alla sanità privata"

Pubblicato:02-11-2022 18:44
Ultimo aggiornamento:02-11-2022 18:44
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ANCONA – “L’allarme è stato lanciato pochi giorni fa anche dalla Corte dei Conti in occasione della parifica del Rendiconto della Regione Marche. Rispetto al 2020 è stato registrato un aumento del 39% delle dimissioni dei medici ospedalieri, principalmente dovute al passaggio alla sanità privata“. Il vicepresidente del consiglio regionale Andrea Biancani (Pd), partendo dalla relazione con cui la Magistratura contabile nei giorni scorsi ha espresso un giudizio di parifica sul Rendiconto 2021 della Regione, ha presentato un’interrogazione, sottoscritta da tutto il gruppo dem, “sulla fuga dei medici ospedalieri” chiedendo anche una ripartizione puntuale dei dati per singola provincia.

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“CON ULTIME SCELTE FUORIUSCITE POTREBBERO AUMENTARE”

Tra le cause di questa emorragia di personale qualificato Biancani cita carichi di lavoro impossibili con difficoltà ad usufruire di riposi e ferie, maggiori rischi connessi al lavoro d’urgenza, scarsi riconoscimenti economici a fronte di una palese disparità di trattamento rispetto a colleghi non dipendenti che lavorano nelle stesse strutture. “La preoccupazione è che queste dimissioni saranno ulteriormente alimentate dalle anacronistiche e insostenibili scelte sulla rete ospedaliera della Regione- conclude Biancani- Il precedente assetto organizzativo, oltre ad una razionalizzazione del personale in servizio, prevedeva prestazioni altamente specializzate al Torrette ed a Marche Nord costruendo negli anni dei poli di eccellenza in alcune specialità che di fatto hanno attirato professionisti sanitari molto qualificati”.


“A PESARO URBINO SI RISCHIA ABBASSAMENTO LIVELLO SERVIZI”

Il dem pesarese pone, infine, l’attenzione sulla situazione del suo territorio: Pesaro Urbino. “Con l’incorporazione di Marche Nord nell’azienda sanitaria territoriale e la cancellazione del progetto di un ospedale da 650 posti con reparti di eccellenza, la prospettiva di crescita professionale si è molto ridotta- conclude Biancani- Il rischio è un progressivo abbassamento del livello dei servizi. Quanti medici dipendenti di Asur e dell’azienda ospedaliera Marche Nord dal 2020 hanno cessato di prestare servizio? Quanti si sono già dimessi e quanti sono i procedimenti in corso di dimissioni volontarie? Siamo di fronte ad una vera e propria fuga di medici dipendenti pubblici in Asur e a Marche Nord dove il fenomeno è sempre più preoccupante, tanto da indurre la direzione generale ad avviare una procedura per l’affidamento esterno del servizio per coprire i turni al Pronto soccorso e in Pediatria”.

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