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In Veneto salgono i ricoveri, Zaia preoccupato: “Così rischiamo”

Il governatore del Veneto è preoccupato: "Andiamo verso una fase critica dal punto di vista stagionale"

Pubblicato:02-11-2021 15:59
Ultimo aggiornamento:02-11-2021 16:19
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VENEZIA – Sono 336 i nuovi positivi in Veneto (2,13% l’incidenza sui tamponi fatti, circa 15.000), con 257 ricoveri totali (+9), 39 in terapia intensiva e 218 in area non critica, con un decesso nelle ultime 24 ore. Sono circa 11.000 i
positivi in isolamento. Ad aggiornare il bollettino Covid è il governatore Luca Zaia, che alla luce dei dati delle ultime ore rivolge un appello ai cittadini: “Se non usiamo la mascherina al chiuso o all’aperto quando siamo assembrati aumentiamo la diffusione del contagio. Abbiamo una situazione sotto controllo dal punto di vista ospedaliero per effetto del vaccino. Ma la presenza del virus c’è”. Insomma, “è innegabile che ci siano incrementi di contagi” anche alla luce delle “molte occasioni di manifestazioni di assembramenti che ci sono. Se viviamo come se non ci fosse un domani il domani arriva purtroppo”.

“DA 30 A 40 RICOVERI IN UNA SETTIMANA”

I ricoveri in terapia intensiva sono passati da 30 ad una quarantina in una settimana. “Abbiamo fatto il 30% in più- sottolinea il presidente Veneto- se questa diventa una crescita esponenziale che si conferma nel tempo diventa pericoloso. Tutti amiamo la libertà”, ma se si vuole manifestare “facciamolo con una protezione”. “Siamo moderatamente preoccupati perchè vediamo i dati, è un granellino al giorno, un fenomeno carsico ma noi vogliamo vedere la riduzione delle infezioni, non l’aumento”, anche se di pochi casi al giorno. “L’appello ai cittadini– tira allora le somme Zaia, durante la conferenza stampa di oggi- è ad essere prudenti, stiamo entrando in una fase critica dal punto di vista stagionale“.

“CHI MANIFESTA DOVREBBE FARLO CON LA MASCHERINA”

Nel corso dell’incontro con la stampa Zaia ha espresso la propria solidarietà ai commercianti costretti a chiudere le serrande a causa delle manifestazioni No pass. “Li comprendo fino in fondo”, dice, perchè la libertà dei manifestanti “finisce dove comincia quello degli altri“. Queste manifestazioni secondo Zaia sono “tollerabili finchè non si passa il limite”.
A Trieste sono costate ad esempio un cluster con un centinaio di persone infette: “non è una cosa simpatica” dice Zaia pur non esprimendosi sulla decisione di vietare nuovi cortei. Comunque quella situazione “lascia l’amaro in bocca. Perchè se vuoi manifestare vai con la mascherina”.


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