ROMA – “Mi hanno proposto di essere il candidato del centrodestra, ma mi sembra inopportuno parlare del Quirinale quando è ancora in carica l’attuale presidente della Repubblica. Peraltro, non sarebbe un’elezione facile, perché il centrodestra non avrebbe da solo i voti necessari“. Lo dice Silvio Berlusconi, intervistato da Bruno Vespa per il suo nuovo libro ‘Perché Mussolini rovinò l’Italia (e come Draghi la sta risanando)’.
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Da dove potrebbero arrivare gli altri gli altri voti? “Ci sono 290 deputati e senatori usciti dai gruppi parlamentari originari. In tanti mi sono amici, ma, ripeto, è ancora tutto da vedere“, osserva l’ex Cavaliere. E sull’ipotesi di una donna come prossima presidente della Repubblica, il leader di Forza Italia dichiara: “Servirebbe l’immagine di una donna protagonista del mondo politico, sociale, culturale, economico, ma non mi pare che si sia ancora manifestata“.
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A chiudere nettamente all’ipotesi di Berlusconi al Quirinale è Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento ed esponente del Movimento 5 Stelle. “Una ipotesi assolutamente lontana dai principi che devono regolare l’elezione del presidente della Repubblica. È assolutamente invotabile”, sottolinea il ministro a Rainews.
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