
di Emiliano Pretto e Nicoletta Di Placido
ROMA – “Ciao Mandrake. Mò vola in paradiso. Pure lì sarai er meglio“. Questo il testo di uno dei tanti biglietti lasciati questa mattina, insieme ai fiori, sul muretto davanti all’ingresso di Villa Margherita, la clinica privata dove stanotte è morto Gigi Proietti. Il Covid ha tenuto lontane le grandi folle dalla struttura sanitaria ma molti suoi fan e semplici cittadini hanno comunque voluto lasciare un pensiero o una testimonianza, già da questa mattina presto. Sono passati per un ultimo saluto, rigorosamente a distanza però, perché nella clinica non possono entrare estranei, anche attori come Tullio Solenghi e Nadia Rinaldi, in lacrime. E si è vista la sindaca di Roma, Virginia Raggi, l’unica che è potuta accedere nella struttura.
“Sta mandrakata non ce la dovevi fà” hanno scritto Luca e Silvia in un bigliettino sistemato vicino ad una bottiglia di spumante con la scritta “Gigi 80“. E poi su altri bigliettini ecco altri messaggi: “Grande attore. Indimenticabile. Sei entrato nella storia di Roma” e anche “Ciao Gigi sei stato unico sia come uomo che come attore. Ti voglio tanto bene”.
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Al momento non sono ancora noti luogo e orario per i funerali e per un’eventuale camera ardente. Dallo staff dell’attore filtra solo l’indicazione sul fatto che ogni decisione verrà presa dopo le nuove disposizioni governative sul tema Covid. Forse solo questa sera si saprà se Roma potrà dare un ultimo degno saluto ad uno dei suoi cittadini più grandi ed amati di sempre.
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