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M5s, Di Maio: “De Luca invitava ad ammazzarci, quando chiede scusa?”

'Mia madre mi chiese cosa avessi fatto a De Luca per scatenare una reazione sconsiderata come questa che magari avrebbe potuto scatenare qualche pazzoide'

Pubblicato:02-11-2017 09:32
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:51

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ROMA  – La politica si fa (anche) con recriminazioni su reciproche ingiurie. A tenere banco è la vicenda dell’assesore in pectore della Regione Sicilia targata M5s, che avvertiva il dem Ettore Rosato che sarebbe stato da bruciare vivo (leggi qui). Oggi il vicepresidente della Camera Luigi di Maio ricorda che il governatore della Campania Vincenzo De Luca sui grillini aveva detto ‘che vi possano ammazzare tutti’.

“Il presidente Pd della Campania Vincenzo De Luca invita ad ammazzarmi. Letteralmente, ‘che vi possano ammazzare tutti quanti’: me e i miei fratelli Alessandro Di Battista e Roberto Fico. Ascoltatelo. Mia madre mi chiese cosa avessi fatto a De Luca per scatenare una reazione sconsiderata come questa che magari avrebbe potuto scatenare qualche pazzoide. La tranquillizzai e le dissi di lasciar perdere”. Lo scrive su facebook Luigi Di Maio, candidato premier M5s, dove posta il video con le parole pronunciate dal presidente della Campania.


“Questo accadeva un anno fa- aggiunge-. De Luca non ha mai chiesto scusa. Nessuno del Pd si è indignato ammettendo l’errore. Nessun giornale lo ha sbattuto in prima pagina. Nessun tg ne ha parlato. Quando si sbaglia, ammettere l’errore e chiedere scusa è doveroso. Quando è capitato noi lo abbiamo fatto. Al Pd questo non si usa. O forse non pensano che sia una frase orrenda e che merita di essere ritirata. Forse pensano davvero quello che ha detto De Luca”.

“Aspetto da un anno le scuse di De Luca, del segretario nazionale del Pd e dei capigruppo del Pd alla Camera e al Senato- dice ancora Di Maio-. Torno a chiederle oggi visto che in questi giorni sono diventati finalmente molto sensibili a questo tema come è giusto che sia. O chiedono scusa come è stato fatto nei loro confronti oppure si dimostrano degli ipocriti belli e buoni”.

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