Getting your Trinity Audio player ready...
|
ROMA – Alla vigilia della Legge di Bilancio, Fermerci, l’Associazione degli operatori nel trasporto ferroviario delle merci, ha presentato al Governo un pacchetto di 10 proposte concrete per salvare il comparto, che conta oltre 15.000 lavoratori, a seguito del taglio di 55 milioni di euro destinati per il 2024 al settore. “Siamo molto preoccupati per questo taglio- ha spiegato il Presidente di Fermerci, Clemente Carta, nel corso di un incontro a Roma con la stampa- questa decisione produrrĂ una riduzione significativa delle risorse destinate a nuovi carri e locomotive per il trasporto ferroviario delle merci, compromettendo seriamente la capacitĂ operativa e finanziaria delle imprese del comparto logistico ferroviario”.
Le aziende del settore avevano pianificato investimenti strategici basati sulle misure incentivanti approvate nel luglio 2023 dalla Commissione Europea, e “questi investimenti, per un valore di 700 milioni di euro- continua Carta- sono stati utilizzati per l’acquisto di 196 nuove locomotive. Tuttavia, il taglio dei fondi mette a rischio l’implementazione di questi progetti essenziali per la modernizzazione del settore e la transizione verso un trasporto a basse emissioni di carbonio”.
Inoltre secondo Fermerci, il settore ferroviario merci sta vivendo una fase critica: “Oltre al taglio degli incentivi- spiega l’Associazione- una serie di ostacoli operativi e infrastrutturali sta colpendo gravemente la capacitĂ delle aziende di garantire un servizio efficiente. Le interruzioni delle linee ferroviarie dovute ai lavori infrastrutturali del PNRR, che si protrarranno fino al 2026, hanno giĂ ridotto la capacitĂ di trasporto ferroviario di oltre il 50% nel 2024, con punte del 60% durante i mesi estivi. Queste interruzioni non solo rallentano i tempi di consegna, ma compromettono gravemente la competitivitĂ delle aziende italiane che operano nel trasporto merci”.
A peggiorare ulteriormente la situazione, dal 2023 fino ad oggi, sono state le chiusure dei principali valichi alpini come il Frejus e il San Gottardo, che limitano l’accesso ai mercati europei, creando colli di bottiglia nel sistema logistico nazionale. “Questa situazione- ha aggiunto Carta- sta mettendo sotto pressione l’intero comparto. Inoltre, le recenti alluvioni in Emilia-Romagna, insieme alla crisi del Mar Rosso, hanno contribuito a un crollo del traffico ferroviario. Nel 2023, il settore ha registrato un calo del 3,2% rispetto all’anno precedente, e le previsioni per il 2024 indicano una perdita ulteriore del 6,7%, con un impatto economico stimato in 90 milioni di euro di perdita di fatturato per intero settore. Questi dati allarmanti proiettano scenari simili per i successivi due anni, mettendo a rischio non solo le imprese ma anche i 15.000 lavoratori impiegati nel settore”.
Carta ha quindi sottolineato che “le condizioni in cui gli operatori del settore ferroviario merci sono costretti a lavorare, rendono la situazione non piĂą sostenibile. Questo crea profondi disagi al sistema industriale italiano e alle economie locali. Chiediamo con forza al Governo un intervento urgente per evitare una crisi disastrosa dalle conseguenze imprevedibili”. Per affrontare questa crisi, Fermerci ha formulato 10 proposte concrete per il Governo, con l’obiettivo di rilanciare il settore e sostenere le imprese:
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it