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ROMA – “Per intima convinzione”: così giurano gli allievi dell’Accademia di Modena scegliendo un percorso ‘speciale’ di formazione verso la vita adulta e sono “tutti i momenti che hanno un valore tradizionale, tutti quei passaggi che hanno segnato un cambiamento in ambito formativo” quelli che Irene Incarnato, al sesto anno di Medicina e capo corso, annoterebbe, come racconta all’agenzia Dire, nell’album dei ricordi.
Un curriculum segnato da studio, formazione, addestramento militare tutto nato per “un sogno” e “un esempio”, quello di suo cugino ufficiale dell’Esercito, come riporta anche il nome del 201mo corso a cui appartiene. “Sin da piccola avevo il desiderio di aiutare il prossimo. Abbiamo qualcosa di diverso, ma non in senso negativo, abbiamo qualcosa in più: siamo medici e ufficiali“, spiega rispetto a questo doppio ruolo che la vedrà impegnata con l’uniforme a curare, magari in zone di guerra.
Gli ufficiali del Corpo sanitario vengono formati in Accademia militare dal 1999 (dal 181º corso “Esempio”) e ad oggi sono oltre 450.
“Mi piacerebbe la specialità di medicina di emergenza-urgenza in cui si sposa meglio l’aspetto militare e la medicina”, spiega Incarnato. Il sogno è quello di “arrivare lontano” con ambizione e con l’asticella alta di orizzonti, di valori, di studio. “Il primo posto è credere in quello che si fa, la dedizione è alla base” dice la giovane. L’ accademia offre delle possibilità che altrove è difficile trovare, con queste caratteristiche si può arrivare lontano”.
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