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Cingolani: “Il gas c’è, il problema è il prezzo”. L’Ue studia nuovi interventi contro il caro bollette

Il ministro della Transizione ecologica: "In questo momento l'Italia sta esportando, la situazione complessa è quella dei costi". E svela che l'Europa pensa di agganciare il prezzo del gas a Borse più stabili del Ttf

Pubblicato:02-10-2022 17:37
Ultimo aggiornamento:02-10-2022 17:37

cingolani
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ROMA – Dalla Russia non arriva più gas all’Italia, le bollette sono fuori controllo e l’inflazione galoppa. Uno scenario che lascia poco tranquilli gli italiani in vista dell’arrivo del freddo. Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, intervistato a ‘Mezz’ora più’ su Rai 3, prova a fare chiarezza: “Bisogna distinguere i timori economici-inflattivi per i costi dai timori sulle quantità di gas. In Italia in questo momento stiamo esportando, abbiamo una situazione positiva, grazie alla diversificazione. Oggi ci sono stati oltre 40 milioni di metri cubi di gas per gli stoccaggi e tra i 18 e i 20 milioni esportati. La situazione a livello di quantità non è complessa, lo è quella dei costi“.

LA STRATEGIA UE SUL PREZZO DEL GAS

Nella trasmissione di Lucia Annunziata, il ministro torna anche sui provvedimenti da mettere in atto per fermare la spirale che avvolge l’Europa. “Qui siamo in una economia di guerra, il libero mercato può aspettare“. I 200 miliardi messi sul piatto dalla Germania? “I tedeschi sono più preoccupati della mancanza di gas che del prezzo, ma per gli altri 26 Stati non è così“.

Nonostante la mancata intesa a livello Ue sul tetto al prezzo del gas, Cingolani dichiara: “Ora abbiamo trovato un meccanismo per salvare ‘capre e cavoli’ e nelle prossime 48 ore manderemo la nostra proposta. Un’ipotesi che sembra ragionevole a tutti è questa: indicizzare il prezzo del gas agganciandolo a Borse un po’ più stabili rispetto al Ttf“. In questo modo si metterebbe un tetto al mercato del Ttf, il cui prezzo “varierebbe tra un minimo e un massimo”.


PERCHÉ IL TTF NON FUNZIONA PIÙ

“Il Ttf in passato ha funzionato, ma è il momento di avere un indice europeo più veritiero – osserva Cingolani – Non c’è una giustificazione all’aumento di 8-10 volte del prezzo del gas, lo stiamo pagando così tanto perché qualcuno ha paura che manchi in futuro. Tutto evolve, anche il mercato, bisogna cambiare le regole. Azzardo una previsione – prosegue il ministro della Transizione ecologica -, se la Commissione europea vuole fare una proposta entro due mesi sul price cap compreso il disaccoppiamneto del prezzo delle rinnovabili, a quel punto nel trimestre successivo le bollette saranno più basse, non bisogna perdere tempo”.

IL MESSAGGIO DI CINGOLANI A MELONI

Infine, da Cingolani arriva un messaggio al centrodestra, al lavoro per formare il nuovo governo: “Ho avvisato chi viene dopo il governo Draghi di qualunque sviluppo internazionale a cui sto
partecipando, e su questo c’è poca ideologia, la direzione è obbligata“.

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