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Bologna scende in piazza per sostenere Mimmo Lucano

Tra i manifestanti era presente anche l'attore Alessandro Bergonzoni: "C'è paura, c'è bisogno di solidarietà e di vicinanza e c'è bisogno di far capire che ci sono dei modelli meravigliosi di accoglienza"

Pubblicato:02-10-2021 14:17
Ultimo aggiornamento:02-10-2021 14:18
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mimmo lucano bologna
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BOLOGNA – Erano alcune centinaia le persone che questa mattina hanno riempito piazza XX Settembre a Bologna per far sentire la propria solidarietà a Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace condannato in primo grado a 13 anni e due mesi dal Tribunale di Locri per reati come abuso d’ufficio, peculato, falso in atto pubblico e altri (ma non per favoreggiamento dell’immigrazione irregolare). Tra bandiere dei sindacati, come Cgil e Cobas, e cartelli con scritte come “Mimmo siamo tutti con te” e “Mimmo ora sappiamo: in Italia l’umanità è reato”, anche il capoluogo emiliano ha quindi fatto sentire la propria voce a sostegno dell’ex primo cittadino del Comune calabrese, divenuto famoso per le sue politiche di accoglienza dei migranti.

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bandiere cgil bologna

Tra i manifestanti era presente anche l’attore Alessandro Bergonzoni, che parlando con i cronisti afferma che in questo momento “c’è paura, c’è bisogno di solidarietà e di vicinanza e c’è bisogno di far capire che ci sono dei modelli meravigliosi di accoglienza. Non vorrei- chiosa- che passasse il teorema che l’accoglienza diventa pericolosa”. Per saperne di più, ricorda, bisognerà ovviamente “aspettare di vedere le motivazioni della sentenza, ma intanto siamo qui per dire ‘vicinanza e solidaretà’, per essere civili e per andare incontro a un’immigrazione importante, da risolvere, e che lui sapeva risolvere”. In questo processo, conclude Bergonzoni, “c’è una sproporzione che non riusciamo a capire e che vorremmo capire al più presto”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Chiara Lambertini di Amnesty Bologna, presente in piazza assieme ad altre attiviste dell’associazione, secondo cui “è necessario ribaltare il teorema per cui chi si occupa di accoglienza ha qualche interesse personale: queste persone svolgono un compito necessario e vanno sostenute”. L’auspicio, ovviamente, è che “in appello emerga l’innocenza di Mimmo Lucano”.


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