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VIDEO | Luca Parmitano diventa comandante dell’equipaggio sulla Stazione spaziale internazionale

È la prima volta per un astronauta italiano, la terza per un europeo. Parmitano è impegnato nella missione Beyond dell'Esa

Pubblicato:02-10-2019 10:51
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:46

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ROMA – Oggi l’astronauta italiano Luca Parmitano diventa comandante dell’equipaggio della Stazione spaziale internazionale. Un ruolo fondamentale per la vita di bordo, mai ricoperto in passato da un astronauta del nostro Paese. 

Il primo europeo a diventare comandante fu Frank De Winne nel 2009, oggi a capo del Centro di controllo Esa di Colonia, seguito da Alexander Gerst nel 2018.

Qui la cerimonia del passaggio di consegne, trasmessa in diretta dalla Nasa: 


Luca Parmitano, siciliano di Paternò (Catania), classe 1976, è alla sua seconda esperienza nello Spazio dopo la missione dell’Agenzia spaziale italiana (Asi)  ‘Volare’ del 2013. È ora impegnato nella missione dell’Esa Beyond, partita a luglio 2019.

Il passaggio di consegne commentato in diretta su AsiTv

SACCOCCIA (ASI): “UN GRANDE TRAGUARDO”

“Auguri di buon lavoro a Luca Parmitano che permette all’Italia spaziale di raggiungere un grande traguardo– commenta il presidente dell’Asi, Giorgio Saccoccia-. Diventare comandante della Stazione Spaziale Internazionale è un grande privilegio, il primo per un astronauta italiano. È il riconoscimento della sua grande professionalità e delle sue competenze dimostrate sul campo e in volo”. La missione Beyond dell’Esa “si sta confermando, così, come una missione dai grandi risultati anche grazie al forte contributo italiano- prosegue Saccoccia-. Luca è stato già protagonista di una prima presenza in orbita con la missione Volare dell’Asi, grazie alla quale sono stati raggiunti importanti obiettivi scientifici e di comunicazione. Siamo orgogliosi, quindi, della sua assegnazione al comando della ISS. Un passaggio che segna la conferma per il sistema Italia, anche grazie all’Aeronautica Militare, delle capacità a tutto tondo nel formare e preparare a livelli eccelsi tutta la pattuglia dei sette astronauti tricolori che si sono alternati in orbita in questi anni”, conclude.

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