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Roma, l’archistar Calatrava al Maxxi per le ‘Lezioni Borrominiane’

Un ciclo di 3 incontri pensati per celebrare Francesco Borromini a 350 anni dalla sua scomparsa e scoprirne il legame con l’architettura contemporanea.

Pubblicato:02-10-2018 12:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:37
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ROMA – Non solo architetto, ma anche ingegnere, pittore e scultore. Con Santiago Calatrava, archistar internazionale di origine spagnola, famoso per aver costruito in tutto il mondo oltre 40 ponti, inaugura martedì 9 ottobre la rassegna ‘Lezioni Borrominiane’, un ciclo di 3 incontri organizzati dal Maxxi in collaborazione con la facoltà di Architettura dell’Università “Sapienza” di Roma e la Casa dell’Architettura dell’ Ordine degli Architetti di Roma e realizzati grazie al sostegno di Bmw Italia, pensati per celebrare Francesco Borromini a 350 anni dalla sua scomparsa e scoprirne il legame con l’architettura contemporanea (Auditorium del Maxxi, ore 18.00, ingresso 5 euro, gratuito per i possessori di card myMaxxi).

Nella sua lezione dal titolo Politica & Teologia nell’Architettura, Calatrava proporrà una riflessione sugli aspetti per lui più importanti dell’architettura, sull’uso di elementi naturali quali acqua e luce, sulla “spiritualità” dell’architettura. Così scrive: “L’architettura è un’arte come la pittura, la scultura, la poesia o la musica. Capita così che l’opera architettonica, come quella delle arti sorelle, sia una pura creazione dello spirito. Come la musica usa i suoni, così l’architettura usa la luce, sublimatrice della materia. L’architetto non diversamente dal pittore, scultore o musicista può per i puri valori di misura, ritmo e luce, esprimere il suo contenuto umano e tramandarlo incorrotto ed inconfondibile ai posteri grazie alla potenza espressiva dell’armonia delle forme lambite dalla luce”. 

Prossimi appuntamenti il 13 novembre con Mario Botta in una lezione sulla vita e l’opera di Borromini, per concludere l’11 dicembre con la lezione di Paolo Portoghesi che di Borromini si è occupato a lungo nella sua carriera sia come storico che come architetto.


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