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Dalle miniere d’oro ai fossili, dalle trincee della Grande guerra all’Etna: ecco la ‘Settimana del Pianeta Terra’

Il Festival delle Geoscienze dal 14 al 21 ottobre accenderà i riflettori sul patrimonio naturale e geologico del nostro paese.

Pubblicato:02-10-2018 10:56
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:37

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ROMA – Calarsi nelle miniere di Brusson (Aosta) con le lampade dei minatori per rivivere l’antica caccia alle pietre preziose, andare alla ricerca dei resti fossili dei grandi mammiferi, oggi scomparsi, nelle grotte del Parco Nazionale della Maiella in Abruzzo o salire fino alla cima dell’Etna usando la realtà virtuale per arrivare laddove non si può camminare. E ancora, ripercorrere le trincee della Grande Guerra alla scoperta della linea di confine austroungarica sul Monte Zugna (Trento), divenire esperti di dinosauri imparando a riconoscerne le impronte nel Cosentino, fino a passeggiare con il casco degli esploratori nelle buie e silenziose gallerie degli ipogei di Aversa (Caserta). Sono questi alcuni dei Geoeventi in programma dal 14 al 21 ottobre per la ‘Settimana del Pianeta Terra’, il Festival delle Geoscienze che, per la sesta edizione, presentata oggi al Senato, accenderà i riflettori sul patrimonio naturale e geologico del nostro paese con centinaia di iniziative in tutto lo Stivale.

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Lazio - Castel Gandolfo
Lazio - lago di Nemi
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Valle d_Aosta - Museo delle Alpi a Forte di Bard
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Trincerone-Monte-Zugna

Sette giorni di manifestazioni sparse in tutta Italia dedicate alle divulgazione scientifica per diffondere la cultura del rispetto dell’ambiente e della cura del territorio, ma anche per spiegare il ruolo strategico delle geoscienze nella prevenzione dei rischi naturali e nella salvaguardia dell’ambiente, raccontando l’appassionante mondo della ricerca scientifica. Realizzata con il patrocinio dell’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e del Consiglio Nazionale dei Geologi, per l’edizione 2018 – Anno europeo del patrimonio culturale – la Settimana del Pianeta Terra sarà dedicata a “natura e paesaggio” come parte integrante del patrimonio culturale. Testimonial dell’iniziativa anche quest’anno sarà l’attore Cesare Bocci, il mitico “Mimì” di Montalbano, che in pochi conoscono in qualità di geologo.

L’obiettivo? Far appassionare adulti e ragazzi alle Geoscienze e trasmettere l’entusiasmo per la ricerca e la scoperta della geologia

Escursioni in grotta e in montagna alla scoperta di luoghi inediti, visite guidate nei luoghi più spettacolari o meno conosciuti che spesso si trovano proprio a due passi da casa, passeggiate nei centri storici per conoscere le rocce che li compongono, laboratori didattici e sperimentali per bambini e ragazzi ma anche incontri nei musei, conferenze, convegni, workshop, tavole rotonde sulla prevenzione dei terremoti senza tralasciare momenti più conviviali come degustazioni di prodotti tipici e passeggiate nei centri storici: la “Settimana del Pianeta Terra” offrirà a tutti la possibilità di conoscere e scoprire l’offerta naturalistica italiana, fatta di montagne e ghiacciai, grandi laghi, fiumi, colline, coste e paesaggi marini, isole e vulcani con l’obiettivo di far appassionare adulti e ragazzi alle Geoscienze e trasmettere l’entusiasmo per la ricerca e la scoperta della geologia.


Organizzati da università e scuole, enti di ricerca, enti locali, associazioni culturali e scientifiche, parchi, musei e professionisti i geoeventi saranno per lo più gratuiti e liberamente aperti a tutti. “Siamo orgogliosi che la Settimana del Pianeta Terra sia diventato il principale appuntamento delle Geoscienze in Italia-sottolinea Silvio Seno, professore ordinario di Geologia strutturale presso l’Università di Pavia e co-responsabile della Settimana del Pianeta Terra- Con questo progetto, che lo scorso anno ha visto oltre 80.000 partecipanti, vogliamo far conoscere le possibilità che la scienza ci offre per migliorare qualità della vita, investendo su ambiente, energia, clima, alimentazione, salute, sicurezza, risorse e riduzione dei rischi naturali”.

Promuovere un turismo culturale che diffonda il rispetto per l’ambiente

“La Settimana del Pianeta Terra, attraverso il coinvolgimento diretto di associazioni geo-naturalistiche, permette di promuovere un turismo culturale che diffonda il rispetto per l’ambiente, la cura per il territorio e la consapevolezza dei rischi cui siamo esposti- sottolinea Rodolfo Coccioni, professore ordinario di Paleontologia all’Università di Urbino e co-responsabile della Settimana del Pianeta Terra- Il nostro obiettivo è quello di far conoscere, in maniera divertente e originale, il patrimonio geologico e naturale del Paese ma anche di avvicinare giovani e adulti ad un mestiere importante come quello del Geologo”.

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