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“L’incuria del territorio causa perdita di 136.000 giornate di lavoro”: denuncia Anbi-sindacati

"L'incuria del territorio causa perdita di 136.000 giornate di lavoro": denuncia Anbi-sindacati

Pubblicato:02-10-2017 16:07
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:45

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ROMA – L’incuria e mancanza di programmazione nella tutela del territorio causano la perdita di 136.000 giornate di lavoro. Lo sostengono l’Anbi e i sindacati Flai-Cgil, Fai-Cisl, Filbi-Uil, in occasione della tappa inaugurale dell’ “Acqua Tour”, svoltasi a Milano, nell’ambito della manifestazione Coldiretti #iostocoicontadini.

“Sette mesi senza piogge significative, seguiti a sei mesi di scarse nevicate stanno costando all’agricoltura italiana quasi 3 miliardi di danni, che si sommano ai circa 2 miliardi e mezzo, che annualmente sono causati da frane ed alluvioni- fa eco Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (Anbi)-. Eppure il territorio genera oltre 267 miliardi di valore ed il settore agroalimentare dà lavoro a 3.300.000 addetti, grazie anche a quasi 40 miliardi di export, raddoppiati in pochi anni. “Made in Italy” risulta la terza parola più cercata attraverso il motore di ricerca di Google; nonostante ciò, latitano le scelte a tutela di questo giacimento di ricchezza per il sistema Paese. Serve urgentemente l’approvazione della legge contro lo sfrenato consumo di suolo, impantanatasi nei meandri parlamentari; al contempo bisogna che, in materia urbanistica, si inizi a dire dei no e si diano nome e cognome dei responsabili del dissesto del territorio.”

“Il Governo deve dare gambe ai progetti presentati dai Consorzi di bonifica, frutto di esperienza e conoscenza del territorio- incalza Sara Palazzoli, Segretario Nazionale Flai Cgil – Non si possono perdere opportunità occupazionali, indispensabili per prevenire emergenze accentuate dai cambiamenti climatici. Non si può continuare ad agire e prendere provvedimenti sull’onda dell’emergenza, ma sono necessarie programmazione e pianificazione per la tutela del territorio.”


“Il lavoro e l’impegno dei dipendenti dei Consorzi di bonifica – aggiunge Gabriele De Gasperis, Segretario Generale Filbi-Uil – produce economia a servizio non solo dell’agricoltura, ma dei cittadini tutti. A fronte di tali benefici per il paese la manutenzione del territorio non può essere lasciata solo in carico alle imprese rurali, serve pertanto avviare una stagione dove le migliori leggi regionali siano da esempio alle altre.”

“Il territorio deve essere al centro delle politiche di sviluppo del Paese, puntando su salvaguardia ed innovazione- conclude Raffaella Buonaguro, Segretario Nazionale Fai Cisl-. L’efficienza dei Consorzi di bonifica va valorizzata e fatta conoscere: l’Acqua Tour riporta al centro i lavoratori del settore e l’alto valore della loro professionalità.”

“C’è bisogno di maggiore attenzione da parte della politica- ribadisce Alessandro Folli, Presidente di ANBI Lombardia-, giacchè ogni euro destinato alla prevenzione idrogeologica, svolta dai Consorzi di bonifica, significa 3 euro, risparmiati dal Governo. Quello dei Consorzi di bonifica è un sistema che cresce sotto tutti gli aspetti genera nuova occupazione di qualità nell’economia sostenibile.”

“Da Milano- conclude Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI- i Consorzi di bonifica, che si propongono come elementi centrali di comunità attive, e i Sindacati hanno iniziato assieme un tour in 12 tappe per vincere la sfida del rilancio economico ed occupazionale anche nel segno della sostenibilità; sicurezza idrogeologica, irrigazione, ambiente, legalità e bellezza del territorio ne saranno le parole d’ordine”.

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