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Mausoleo di Affile, il sindaco: “Riavremo i soldi dalla Regione”

"Il resto sono problemi dell'Anpi. La figura di Graziani è controversa? Non mi interessa"

Pubblicato:02-10-2015 14:55
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:35

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ROMA – Lo scontro tra Regione Lazio e Comune di Affile sul ‘Museo del Soldato’ intitolato poi al gerarca fascista Rodolfo Graziani conosce un’altra puntata.

mausoleo affile

L’amministrazione Zingaretti la scorsa primavera aveva revocato il finanziamento disposto dalla giunta Polverini ma Ercole Viri, sindaco del comune della provincia di Roma, interpellato dall’agenzia Dire dopo che i deputati del Pd, Andrea De Maria e Martina Nardi, hanno ‘interrogato’ il ministro degli Interni, Angelino Alfano, per “impedire l’esistenza di quel sacrario” ha annunciato: “Noi abbiamo fatto un atto ingiuntivo contro la decisione della Regione e il giudice l’ha reso immediatamente eseguibile. Questo significa che il giudice, dello stesso Tribunale dove andremo a processo con l’Anpi, la pensa come noi. Così riavremo anche questi 34mila euro. Aggrediremo un bene della Regione e ci riprenderemo questi soldi”. Per il primo cittadino la questione va chiaramente oltre il semplice dato economico: “Se la Regione non mi dà questi 34mila euro è uguale, io li rimedio in due giorni questi soldi per il museo. Ma la decisione che il giudice ha preso dice che amministrativamente è tutto a posto e ci devono dare i soldi. La stessa Regione ha certificato che abbiamo tutte le carte in regola e che il manufatto è stato realizzato rispondendo perfettamente alla progettazione”. Ma il nodo del contendere è storico e legato alla figura di Graziani non amministrativo: “Loro parlano di sacrario o mausoleo, noi abbiamo fatto un ‘museo al soldato’ e lo abbiamo intitolato a Rodolfo Graziani, ci mancherebbe– ribatte Viri- Nel museo ci sono i cimeli dei soldati affilani morti e anche quelli di Rodolfo Graziani, che è stato il più grande soldato affilano, per noi, per la storia e per la verità. Il resto sono problemi dell’Anpi. La figura di Graziani è controversa? Non mi interessa. Sono problemi loro. Ad Affile c’è un’altra realtà, noi teniamo avanti la storia e la storia è quella. Il museo significa rinverdire la storia. Saremmo stati in difetto se l’avessimo dedicato a Mussolini, Badoglio o Farinacci ma dedicandolo a Graziani siamo perfettamente in linea”.


Insomma, per Viri il grado militare raggiunto da Graziani e la sua cittadinanza ‘affilana’ fanno ombra a tutto il resto (tra le altre cose sostenne il ‘Manifesto della Razza’ in appoggio alle leggi razziali e fui ministro della Difesa nella Rsi alleata con i nazisti): “Purtroppo in Italia dopo 70 anni la pacificazione non esiste. Si è ancora convinti che procedendo come fa l’Anpi in Italia possa andare meglio. L’Anpi prende tanti fondi, questo lavoro che ha se lo mantiene, vista la grande crisi economica, e fa bene. Ma fanno bene anche i giudici a non dargli ascolto perché è aria fritta. Noi non abbiamo costruito un sacrario, abbiamo fatto ciò che il progetto finanziato dalla Regione Lazio diceva”. Quindi, nessun problema? “I problemi li hanno creati loro, queste sono le promesse di Zingaretti all’Anpi. Ad Affile- conclude il sindaco- nessuno crea questi problemi, tanto è vero che due anni fa, quando siamo andati alle elezioni, abbiamo preso il 62% dei voti. Mi chiedo perché l’Anpi non intervenga a Filettino. Con la stessa delibera con cui furono dati i soldi a noi, la Regione diede 250mila euro al Comune di Filettino, dove il sindaco è un esponente del Pd, lì c’è un parco intitolato a Rodolfo Graziani, il cui nome compare a caratteri cubitali, che è stato ristrutturato e c’è anche la casa-museo di Graziani”.

di Marco Tribuzi

Giornalista professionista

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