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CAGLIARI – Contestazione per la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, oggi a Cagliari, in un’affollata piazza Carmine, per un comizio in vista delle elezioni del 25 settembre.
Un ragazzo è salito sul palco in cui Meloni aveva appena iniziato il comizio- presentata dal sindaco del capoluogo sardo, Paolo Truzzu- con la bandiera arcobaleno, contestando evidentemente le posizioni di Fdi sui diritti civili.
“Non devi scappare all’estero, ma io ho il diritto di pensarla diversamente da te. Hai già le unioni civili- le parole di Meloni al ragazzo- puoi fare quello che vuoi”. Poi rivolta al pubblico: “Facciamo un applauso, perché io rispetto il coraggio delle persone che difendono quello in cui credono”.
Dopo l’invasione pacifica il ragazzo è stato accompagnato fuori dal palco dalle Forze dell’ordine.
“Marco sei stato molto coraggioso e, come ho detto ieri, ho grande rispetto di chi ha il coraggio di difendere ciò in cui crede. Anche io penso che siamo tutti uguali e tutti fratelli e penso che ciascuno abbia diritto ad amare chi vuole, e che lo Stato debba farsi i fatti suoi. Oggi ci sono le unioni civili e in Italia puoi tranquillamente legarti ufficialmente con chi vuoi; non proporrei di togliere questo diritto”. Così la presidente FdI, Giorgia Meloni, rivolgendosi su Facebook al contestatore che ieri ha interrotto il suo comizio a Cagliari.
“Non sono d’accordo sull’adozione, come sai- prosegue Meloni- ma non perché consideri il tuo sentimento di minore valore rispetto a quello che provano un uomo e una donna. Considero giusto, per intenderci, anche che lo Stato italiano non consenta l’adozione da parte dei single e penso che non mi dirai per questo che sono ‘singleofoba’, come non sono omofoba. Lo considero giusto perché penso che un bambino abbia diritto a crescere con un padre e una madre. Io sono cresciuta in una famiglia monogenitoriale. Non posso dire di essere stata infelice, ma mi è mancato un padre? Sì, non posso negarlo. Se lo dico tolgo qualcosa all’amore incondizionato di mia madre? No”.
Conclude Meloni: “Non siamo d’accordo su questo, io e te, ma non significa che io ti debba odiare o che tu debba odiare me. Rispetto e cerco di comprendere il tuo punto di vista: spero che prima o poi anche tu riesca a fare la stessa cosa. E spero che un giorno vorrai parlarne con calma, senza telecamere e senza sensazionalismi. Ti auguro tutto il meglio e mantieni il tuo coraggio“.
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