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Dal G7 ok al tetto sul prezzo del petrolio russo, Mosca: “Venderemo altrove”

Le importazioni di petrolio dalla Russia saranno consentite solo se i prodotti saranno venduti a un prezzo minore al tetto che verrà definito in un incontro futuro

Pubblicato:02-09-2022 17:14
Ultimo aggiornamento:04-09-2022 14:40
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di Alessio Pisanò

BRUXELLES – I ministri delle Finanze del G7 hanno approvato un piano che prevede di fissare un tetto al prezzo del petrolio russo, “con il duplice obiettivo di tagliare le entrate di guerra di Mosca in Ucraina e di esercitare una pressione al ribasso sui prezzi globali dell’energia”, come si legge nel testo delle dichiarazioni finali.

Le importazioni di petrolio dalla Russia saranno consentite solo se i prodotti saranno venduti a un prezzo minore al tetto che verrà definito in un incontro futuro. Per attivare il piano l’Ue dovrà modificare il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia, che vieta acquisti di petrolio russo a partire dal 5 dicembre.
“Accordo al G7 per un tetto al prezzo del petrolio russo! Sopra quel prezzo, non potrà entrare nell’intera area G7”, ha twittato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni. “Ora allargare il sostegno europeo e globale al price cap”, ha scritto il commissario, definendo il successo dell’azione, concepita “contro gli extra-profitti destinati alla guerra e per ridurre i prezzi dell’energia”.


Pronta la reazione del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha dichiarato che questa azione spingerà la Russia a “vendere altrove, non interagendo con i Paesi che tentano di imporre un price cap”.

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