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VIDEO | Lazio Nuoto ultimo atto, Comune di Roma prende possesso della piscina alla Garbatella

Dopo quasi una giornata di trattative, nel pomeriggio di oggi una ventina di agenti, insieme al delegato comunale Roberto Ziantoni, sono entrati fisicamente nell'edificio ed hanno iniziato ad apporre i sigilli

Pubblicato:02-09-2020 17:22
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:49

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ROMA – Il Comune di Roma ha preso possesso dell’impianto della Lazio nuoto in via Giustiniano Imperatore, alla Garbatella. Dopo quasi una giornata di trattative, nel pomeriggio di oggi una ventina di agenti, insieme al delegato comunale Roberto Ziantoni, sono entrati fisicamente nell’edificio ed hanno iniziato ad apporre i sigilli alla struttura dopo aver allontanato una decina di lavoratori ed iscritti alla Lazio Nuoto che avevano occupato pacificamente, per ore, la piscina. Alcuni tra i lavoratori della societa’ sportiva sono usciti dall’edificio tra le lacrime e, al momento, all’interno e’ rimasto il solo presidente Massimo Moroli, con le chiavi, per verificare la conclusione dell’inventario.

L’APPOSIZIONE DEI LUCCHETTI ALLA LAZIO NUOTO


Il Comune ha poi nominato custode un rappresentante della Maximo, la societa’ a cui, salvo colpi di scena, sara’ affidata la storica piscina della Garbatella. Poco dopo una squadra di fabbri ha apposto i lucchetti all’entrata dell’edificio.

“Ci hanno notificato l’avvio del procedimento forzoso” aveva spiegato poco prima il legale della Lazio Nuoto, Francesco Colosimo, uscendo dalla piscina. “Qui di fronte- aveva aggiunto anche il presidente Moroli- hanno schierato un numero di forze ordine che nemmeno con i Casamonica e hanno manifestato una volonta’ ferrea di espellerci. È stata una persecuzione contro la nostra societa’”.
La Lazio Nuoto e’ dunque definitivamente fuori dalla sua storica piscina alla Garbatella, salvo rovesciamenti in sede giudiziaria. A nulla e’ servita l’ultima mediazione, avvenuta alla presenza anche del presidente del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri, e dei consiglieri comunali di opposizione Svetlana Celli, Andrea De Priamo e Fabrizio Ghera.


STAMATTINA LA LAZIO NUOTO SI ERA RIFIUTATA DI  CONSEGNATO LE CHIAVI DELL’IMPIANTO

Questa mattina il delegato del Comune di Roma, Roberto Ziantoni, dirigente del dipartimento Sport, si e’ presentato nella sede dell’associazione per chiedere la consegna delle chiavi alla luce dell’assegnazione dell’impianto alla societa’ Maximo. Ma il presidente della Lazio nuoto Massimo Moroli e il legale Francesco Colosimo si sono opposti.
Nel corso della giornata si è tenuto un incontro a porte chiuse nella sede della societa’ sportiva a cui hanno partecipato i rappresentanti del Comune, della Lazio, ma anche un dirigente della Polizia locale e i delegati della Maximo. Si e’ inoltre visto anche il presidente del VIII Municipio, Amedeo Ciaccheri.

Intanto la Lazio nuoto ha fatto sapere i motivi della sua opposizione. “Ci siamo opposti- spiegano- all’imposizione di consegnare le chiavi dell’impianto natatorio di via Giustiniano Imperatore perche’ ritenuta illegittima per i seguenti motivi: e’ stata violata la sentenza TAR Lazio n.6704/2020 che ordina l’annullamento dell’aggiudicazione della gara alla SSD Maximo perche’ priva dei requisiti di partecipazione e non poteva neanche partecipare alla gara. È poi pendente il ricorso per ottemperanza richiesto dalle stesse SSD Maximo e Roma Capitale davanti Tar del Lazio n. RG6194/2020, per chiarimenti su un’interpretazione della sentenza che avrebbe potuto consentire “la riconvocazione della SSD Maximo per una piu’ approfondita verifica del requisito di partecipazione”.
Infine, spiegano dalla Lazio nuoto, “sono pendenti i termini per proposizione ricorso avanti Tar del Lazio da SS Lazio Nuoto contro DD 132 del 10/08/2020, con cui e’ stata riaggiudicata la gara, a nostro giudizio illegittimamente, alla SSD Maximo”.

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