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Cate Blanchett arriva a Venezia 77: “L’emergenza Covid? Gli altri Paesi non hanno imparato dall’Italia”

La presidente della Giuria del Concorso: "Un miracolo essere qui, negli ultimi mesi ho parlato solo con maiali e galline"

Pubblicato:02-09-2020 15:31
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:49

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VENEZIA – Parte oggi al Lido la 77esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, prima kermesse del settore a non rinunciare a un’edizione in presenza nonostante l’emergenza Covid-19. Una manifestazione che sarebbe stato piu’ opportuno rimandare? Assolutamente no, e’ il giudizio del direttore della Mostra Alberto Barbera, che oggi al Lido, in conferenza stampa, ha dichiarato: “Sin dall’inizio abbiamo detto dobbiamo fare la Mostra, dobbiamo farla anche in condizioni difficili come quelle di quest’anno. Con qualche rinuncia, con qualche rischio, calcolato, perche’ i protocolli di sicurezza sono rigidissimi. Abbiamo iniziato il festival bene. La pre-inaugurazione di ieri ci ha mostrato che tutto si puo’ svolgere regolarmente”. Dello stesso avviso anche la presidente della della Giuria internazionale del Concorso, Cate Blanchett, che si e’ detta onorata di poter essere a Venezia. “È un privilegio e un onore essere qui oggi. Sembra quasi un miracolo.
Sono emozionata. Negli ultimi sei mesi ho parlato solo ai miei maiali e alle mie galline”, ha dichiarato Blanchett, che ha confessato di aver avuto il consenso di suo marito nell’affrontare il viaggio nonostante la pandemia Covid, mentre i suoi figli non erano altrettanto d’accordo.

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“Sono pronta ad applaudire per la loro resilienza gli organizzatori del festival- ha proseguito- Con loro abbiamo parlato delle aspettative del settore in questi mesi. Sono d’accordo che bisognasse riaprire in sicurezza. L’industria del cinema ha avuto mesi difficili ma deve avere la forza di riemergere. Sono qui per dare solidarieta’ a chi lavora in questo settore, per la creativita’ e la resilienza dimostrata da queste persone”. Blanchett ha poi invitato i colleghi a ripartire con coraggio: “Bisogna rischiare, anche a costo di fallire. Credo che il rischio sia nel nostro dna.
L’industria rinascera’ piu’ forte di prima. La sfida di questo festival e’ una sfida globale. Un momento per riflettere anche sullo streaming e sul futuro dell’industria cinematografica”.

Interrogata dall’Agenzia Dire sul ‘modello Italia’ nell’affrontare l’emergenza Covid, Blanchett ha quindi dichiarato: “Trovo strano che non sia stato permesso all’Oms di affrontare globalmente questa sfida. Lo ‘zio’ economia e’ stato il membro piu’ importante della famiglia… E cosi’ lo stress subito in Italia non ha insegnato nulla agli altri Paesi, che hanno affrontato in maniera frammentata l’emergenza. Quando la pandemia ha raggiunto le altre Nazioni, queste avrebbero dovuto essere preparate e sapere come reagire. È strano, e ancora non capisco, come a volte ci comportiamo in maniera cosi’ poco costruttiva”. Alla conferenza stampa erano presenti anche Roberto Cicutto, presidente della Biennale di Venezia, la presidente della sezione Orizzonti, Claire Denis, e Claudio Giovannesi, presidente della sezione Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”.

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