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Giornale radio sociale, edizione 2 settembre 2019

Giornale radio a cura di http://www.giornaleradiosociale.it/

Pubblicato:02-09-2019 09:03
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:39
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​SOCIETA’ – Serve un cambio di passo. È questa la richiesta del Forum del Terzo settore al nuovo governo. Un impegno concreto per i giovani, per uno sviluppo sostenibile, contro le povertà e le discriminazioni. “Ci auguriamo che l’esecutivo che sta per nascere – dice la portavoce Fiaschi – possa avere la stabilità e la coesione necessarie per adottare politiche di lungo respiro a partire da fiducia tra le persone e nel futuro, solidarietà e inclusione”.

DIRITTI – Prima le persone. Conclusa la fase del governo a trazione Lega, reti e associazioni si augurano ora un cambio di passo sulle politiche migratorie. Più umanità e meno criminalizzazione: è l’invito della campagna Ero straniero. Ai nostri microfoni don Virginio Colmegna, presidente della Casa della Carità. (sonoro)

ECONOMIA – Buone trame. Da quasi tre anni ogni sabato decine di donne, italiane e migranti, si incontrano nella sede della Comunità di Sant’Egidio a Trieste per cucire, ricamare e fare a maglia. Un laboratorio che, come un “patchwork”, unisce persone diverse tramite la sartoria.


INTERNAZIONALE – In fumo. Gli incendi in Amazzonia sono aumentati dell’83% rispetto allo scorso anno. Dietro alla deforestazione ci sono interessi economici che mirano allo sfruttamento del territorio, come ci spiega Lucia Capuzzi, giornalista di Avvenire. (sonoro)

CULTURA – Raccontare se stessi, raccontare gli altri. È il tema del premio indetto dall’Huffington post Fondazione Nino Migliori e l’associazione Fiaf per celebrare i 180 anni della fotografia. Gli studenti fra i 14 e i 29 anni possono inviare fino a tre scatti entro il 15 ottobre. I migliori vinceranno borse di studio.

SPORT – Tutti in sella. Nei maneggi lombardi un progetto innovativo rivolto a bambini e ragazzi sordi che vogliono praticare l’equitazione. Ispiratrice dell’impresa, Denise, 23 anni, che si è innamorata dei cavalli a 11 ed ha collaborato alla messa a punto di un metodo inclusivo per l’accesso alla pratica anche delle persone non udenti che prevede anche la formazione degli istruttori.

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