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Stupri di Rimini, due minorenni marocchini confessano: “Siamo stati noi”

Oggi si sono presentati dai Carabinieri in una caserma in provincia di Pesaro Urbino

Pubblicato:02-09-2017 16:37
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:38

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ROMA – Hanno bussato alla porta della caserma di Montecchio, in provincia di Pesaro Urbino e lì, davanti ai Carabinieri, avrebbero confessato di aver preso parte alle violenze sessuali di una settimana fa a Miramare di Rimini. Si tratta di due giovani minorenni di origine marocchina, fratelli, di 15 e 17 anni. Sarebbero dunque loro due dei quattro aggressori a cui la Polizia stava dando la caccia da una settimana. Forse si sono sentiti braccati, a causa della fortissima pressione mediatica che si era creata in questi giorni sul caso, o forse si sono sentiti spacciati dopo la diffusione da parte degli inquirenti del fotogramma delle telecamere di sicurezza che li incastrava.

Fatto sta che oggi si sono presentati ai Carabinieri e avrebbero confessato di essere gli autori del brutale stupro di branco accaduto nella notte tra venerdì e sabato scorso sulla spiaggia del bagno 130 ai danni di una turista polacca, e poi della violenza successiva, quella ai danni di una trans peruviana commessa sempre nella stessa notte.

Nell’immagine diffusa oggi dagli inquirenti (un fotogramma delle 3.57 di quella notte) si vedono tre persone di spalle che stanno camminando  sul lungomare: due indossano un cappellino, una ha una felpa con il cappuccio. ma ci sarebbero altre immagini in cui i loro volti sono stati immortalati in modo nitido. E nei giorni scorsi le vittime, vedendo queste immagini, li avevano riconosciuti: la trans peruviana con certezza e poi anche la coppia polacca (la ragazza violentata a turno per un’ora e il compagno picchiato con violenza), anche se con qualche esitazione.


I due minorenni sono stati inizialmente sentiti dai Carabinieri nella caserma in cui si sono presentati spontaneamente e poi verranno trasferiti in Procura a Rimini per essere interrogati da un magistrato e alla presenza del procuratore per i minorenni Silvia Marzocchi che arriverà da Bologna. Gli inquirenti sarebbero già sulle tracce anche degli altri uomini che hanno partecipato alle violenze.

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