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Arrivati a Cagliari 931 migranti, a bordo 3 morti

Nuovo sbarco questa mattina al Porto Canale di Cagliari

Pubblicato:02-09-2016 14:32
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:02

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migranti_salvataggio_emergencyCAGLIARI – Nuovo sbarco di migranti questa mattina al Porto Canale di Cagliari. La nave “Dattilo” della Guardia costiera nazionale è approdata nel capoluogo sardo con a bordo 931 persone, tra cui 102 donne e 202 bambini, tratti in salvo nei giorni scorsi nel Canale di Sicilia. Tra i migranti purtroppo anche tre morti. “Il Governo sta utilizzando la nostra terra come una nuova, più grande, Lampedusa- il commento del coordinatore regionale di Forza Italia, Ugo Cappellacci– non c’è nessuna finalità umanitaria nella scelta illogica di deviare nell’Isola migliaia di persone dirette altrove“. Si tratta per l’ex governatore sardo di una “vile scappatoia del Governo dello scaricabarile, incapace, ridicolo sul piano internazionale, che con questa politica non fa altro che alimentare il circuito di morte, di tratta di persone e del malaffare. Quando si mette di nuovo il mare tra queste masse di disperati e la loro destinazione, è evidente che si sta innescando una polveriera”.

All’attacco anche il deputato di Unidos Mauro Pili (“Il ministero dell’Interno sta trasformando la Sardegna in un hub per migranti con il vergognoso silenzio della Regione”, ribadisce) e il consigliere del Psd’Az Marcello Orrù: “L’ho detto più volte e lo ribadisco: la Sardegna non può più accogliere migranti. Non bastano le timide parole del presidente Pigliaru di qualche giorno fa, serve un vero e proprio ultimatum ad Alfano che esprima il no della regione Sardegna a questa politica sull’immigrazione ipocrita e fallimentare che non è accoglienza ma solo business e malaffare. Ma dubito che questo ultimatum arrivi”.

Ecco allora l’appello direttamente ai primi cittadini della Sardegna: “Ribellatevi, non date più alcun consenso a ricevere immigrati nei vostri comuni. Fate votare ai vostri consigli comunali una mozione che neghi il consenso a qualsiasi nuovo arrivo di immigrati sul proprio territorio comunale”. Questa sarebbe “l’unica possibilità tecnico-giuridica- conclude Orrù- per mettere in difficoltà le politiche di gestione immigrazione del Governo”.


di Andrea Piana, giornalista professionista

 

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