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Coldiretti, con il + 1,8% l’agricoltura salva la crescita

E' quanto emerge sulla base dei dati Istat sull'andamento del Pil

Pubblicato:02-09-2016 13:56
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:02

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agricoltura_trattore_campoROMA – “A sostenere il Pil in Italia contribuisce l’agricoltura che con +1,8% del valore aggiunto fa registrare l’aumento annuale piu’ elevato con un tasso pari al triplo di quello dell’industria e piu’ del doppio di quello dei servizi”. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sull’andamento del Pil nel secondo trimestre dal quale si evidenzia una variazione del Pil a prezzi di mercato dello 0,8% su base annua.

“La crescita del settore agricolo conferma le enormi potenzialita’ del settore agricolo che- sottolinea la Coldiretti- ha enormi potenzialita’ ma deve combattere la pressione delle distorsioni di filiera e il flusso delle importazioni selvagge che fanno concorrenza sleale alla produzione nazionale perche’ vengono spacciati come Made in Italy per la mancanza di indicazione chiara sull’origine in etichetta. Nelle campagne e’ deflazione profonda con i prezzi crollati per raccolti e per gli allevamenti che non coprono piu’ neanche i costi di produzione o dell’alimentazione del bestiame”.

Il risultato e’ che “oggi il grano duro per la pasta- continua l’associazione agricola- viene pagato anche 18 centesimi al chilo mentre quello tenero per il pane e’ sceso addirittura ai 16 centesimi al chilo, su valori che mettono a rischio il futuro del granaio Italia. Da pochi centesimi al chilo concessi agli agricoltori dipende la sopravvivenza della filiera piu’ rappresentativa del Made in Italy mentre dal grano alla pasta i prezzi aumentano di circa del 500% e quelli dal grano al pane addirittura del 1.400%”.


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