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BOLOGNA – Un bambino l’ha raccolta dal fondale, a mani nude, mentre faceva il bagno vicino alla riva, a pochi metri dalla prima fila di ombrelloni. Sembrava una “strana noce” e ha chiesto alla mamma, vicina a lui, cosa potesse essere. La donna si è immediatamente allarmata e l’ha strappata al bambino, posandola a riva: era infatti niente meno che una bomba.
È stata ritrovato così, nei giorni scorsi, a Rosolina a mare, in provincia di Rovigo, un ordigno bellico inesploso, come raccontano i quotidiani locali. Una volta allertati i bagnini dello stabilimento balneare Serenella Bellarosa, sono state chiamate le forze dell’ordine e l’area è stata messa in sicurezza prima possibile per evitare che la spiaggia fosse frequentata dai bagnanti. Si è poi constatato che la bomba fosse persino innescata, alzando così il livello di allarme. I Carabinieri hanno delimitato l’area con del nastro e sigillato un contenitore rosso al di sopra della bomba. Quindi sono intervenuti gli artificieri per farla brillare in sicurezza. La manovra di esplosione, assicurano i militari, è stata infatti effettuata senza alcun problema o rischio per l’incolumità pubblica.
Il ritrovamento dei giorni scorsi non è il primo: un altro ordigno era stato trovato, sempre casualmente, all’altra estremità della località balenare, lo scorso 16 luglio. Anche in quel caso si è trattato di un ordigno bellico della seconda guerra mondiale. I due ritrovamenti, spiegano le testate locali, non sono straordinari nella zona, interessata dalle operazioni belliche durante il secondo conflitto mondiale. Ma la frequenza dei ritrovamenti, entrambi avvenuti nell’ultimo mese, entrambi a riva, si potrebbe spiegare con le recenti mareggiate che hanno smosso il fondale.
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