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ROMA – Alice Bellandi ha prima vinto un oro olimpico, dominando l’avversaria. Poi ha regalato ai giornali due possibili foto di copertina: il sorriso con il sangue sugli incisivi, e il bacio alla compagna a reti unificate. E poi, dopo, ha dettato una lezione di comunicazione sociale. Oro puro, altroché.
Perché Bellandi, prima di risplendere a Parigi, gareggiava nei 70 chili. Una battaglia continua per stare nel peso di categoria, poi la depressione, e la bulimia. “Ho che avevo un problema, e che non dovevo vergognarmi a chiedere aiuto. Sono passata ai 78 chili, anche se molti intorno a me erano convinti che non fossi all’altezza. Ma sono abituata a convivere con chi mi parla alle spalle. Intanto, avevo accettato il mio corpo, mi sentivo più libera. Sentivo che senza problemi di peso avrei trovato la sicurezza e la fiducia in me stessa che mi hanno accompagnato fin qui a Parigi”.
L’ha raccontato rispondendo ad una semplice domanda, in tv. Il messaggio rendeva la pienezza del momento quasi più del risultato agonistico. Ma prima Bellandi aveva ulteriormente dominato la scena, con la stessa meravigliosa spontaneità. Il bacio d’amore, che “mi spiace venga visto come una cosa straordinaria. È amore, chi bacereste voi dopo risultati così importanti? Sicuramente come ogni cosa si muove per amore, lo sport è amore, l’amicizia é amore, i partner sono amore… È un oro pieno di amore”.
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