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ROMA – “Il progetto SMARTPAC è nato per rispondere a una call europea che ci è sembrata coerente con il nostro percorso ministeriale per addivenire alla nuova Pac. Le novità introdotte dal legislatore europeo sono molteplici ed abbiamo ritenuto doveroso, da parte nostra, impegnarci per andare nei territori a spiegare novità ed opportunità presenti nella nuova programmazione“. Lo ha dichiarato il Presidente Nazionale UCI, Mario Serpillo a margine dell’evento conclusivo, svoltosi oggi presso la sede UCI in Via in Lucina a Roma e condotto dalla giornalista Angelica Bianco. Un progetto partito lo scorso settembre e che ha coinvolto i territori soprattutto del Mezzogiorno. La Pac esiste da oltre 60 anni ed è una delle politiche più rilevanti dell’UE, rappresentando il 33% del budget per il periodo 2023-2027. Mira a migliorare la produzione agricola, preservare le aree rurali e i paesaggi, sostenere l’economia rurale e affrontare i cambiamenti climatici e la gestione delle risorse naturali.
“Smart Pac – la Pac a portata di tutti” si è così tradotto in attività formative diverse; webinar, seminari in presenza, podcast, video-pillole, articoli e interviste, tutto realizzato per migliorare la conoscenza delle opportunità offerte dall’UE, con focus su temi centrali come l’inclusione e rivitalizzazione delle comunità rurali, gli strumenti per i giovani agricoltori, la sostenibilità delle filiere agroalimentari e l’innovazione tecnologica a supporto delle aziende agricole. Una parte significativa delle attività si è svolta nelle regioni del Sud Italia, affrontando problemi come disoccupazione e spopolamento. Il progetto ha sottolineato l’importanza delle risorse digitali e dell’agricoltura 4.0 per il futuro dell’agricoltura italiana, mirando alla sostenibilità ambientale ed economica. Il progetto “Smart Pac – la Pac a portata di tutti”- si legge nella nota stampa- ha rappresentato un impegno significativo da parte dell’UCI per diffondere informazioni cruciali, con l’obiettivo di supportare gli agricoltori italiani e le comunità rurali, promuovendo uno sviluppo agricolo sostenibile e integrato. “Ci siamo fatti carico di una mole significativa di lavoro pur di portare una corretta informazione ai tanti produttori italiani, soprattutto del sud, troppo spesso spaesati di fronte alla regole europee. Abbiamo accolto tale onore in considerazione della nostra storia e della nostra vocazione al territorio”, ha concluso il Presidente Serpillo.
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