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Nell’era Duque almeno 29 minori uccisi nei raid dell’esercito colombiano

Lo rivela il report dell'Istituto nazionale di Medicina forense. Un'inchiesta di stampa sostiene che prima di morire Mario Paciolla indagò sul caso

Pubblicato:02-08-2022 17:40
Ultimo aggiornamento:02-08-2022 17:40
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ROMA – Sono almeno 29 i minori morti in bombardamenti delle forze armate della Colombia nei quattro anni di governo del presidente Ivan Duque, prossimo a lasciare l’incarico per il neo eletto capo di Stato Gustavo Petro, il prossimo 7 agosto. A rivelarlo è un rapporto dell’Instituto Nacional de Medicina Legal y Ciencias Forenses, un ente parte della Procura generale della Repubblica, consegnato al senatore
Ivan Cepeda, esponente del partito progressista Polo Democrßtico Alternativo. Le vittime si sono verificate ufficialmente in raid contro gruppi armati, come la dissidenza delle Fuerzas Armadas
Revolucionarias de Colombia (Farc), quei gruppi cioè che non hanno firmato gli accordi di Pace con lo Stato colombiano siglati nel 2016, e l’Ejército de Liberación Nacional (Eln). Secondo il rapporto gli attacchi sono stati almeno dodici. Una delle operazioni oggetto del documento, avvenuta nel 2019 nel dipartimento meridionale di Caquetà e causa della morte di otto minori, ha portato alle dimissioni dell’allora ministro della Difesa Guillermo Botero. Il dirigente del governo lasciò l’incarico prima di essere sottoposto a una mozione di sfiducia a partire dal raid.

IL RAID SU CUI INDAGAVA ANCHE PACIOLLA

Secondo un’inchiesta del quotidiano El Espectador, la morte del collaboratore italiano delle Nazioni Unite Mario Paciolla, ritrovato senza vita nella sua casa nel Caquetà nel luglio 2020 in circostanze ancora da chiarire, potrebbe essere legata a una fuga di documenti riservati sul caso che il cooperante italiano aveva contribuito a redigere. Stando a quanto affermato da Cepeda inoltre, la Defensorìa del pueblo, un organismo statale di difesa dei diritti umani, ha fornito al governo tutte le informazioni necessarie in merito al reclutamento di minori da parte dei gruppi armati. Le forze armate quindi, a differenza di quanto sostenuto dall’esecutivo e in più occasioni, erano nelle condizioni di sapere che i loro attacchi potevano provocare vittime fra i minori. Il nuovo presidente Petro ha nominato ministro della Difesa
Ivan Velasquez Gómez, un giurista, difensore dei diritti umani e specialista delle connessioni fra i gruppi paramilitari e la politica colombiana.

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