NEWS:

A Carlo Verdone il Globo d’Oro alla Carriera

Il 4 ottobre a Roma torna il premio dell'Associazione della stampa estera. Annunciate le terne di questa edizione

Pubblicato:02-08-2022 11:52
Ultimo aggiornamento:02-08-2022 12:17

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Nella Capitale torna il Globo d’Oro, il premio cinematografico tra i più antichi e longevi in Italia, organizzato dall’Associazione Stampa Estera in Italia per premiare il valore e il merito di registi, attori, attrici e produttori italiani. La giuria, composta da più di 40 corrispondenti per la stampa estera dall’Italia insieme ai direttori artistici Claudio Lavanga e Alina Trabattoni, ha scelto in questi giorni i finalisti della 62esima edizione, che verranno premiati la sera del 4 ottobre all’Auditorium Parco della Musica. “Il cinema è una finestra su mondi possibili- come lo descrive Lavanga- ed è stato lasciando aperta questa finestra e dando spazio all’immaginifica magica dimensione del grande schermo che i giurati hanno selezionato le terne finaliste”.

DA ZEROCALCARE A SORRENTINO: I FILM E LE SERIE IN LIZZA PER IL GLOBO D’ORO

In gara a contendersi il premio per il Miglior Film quest’anno saranno ‘l’Arminuta’ di Giuseppe Bonito, ‘Ariaferma’ di Leonardo Di Costanzo e ‘Qui rido io’ di Mario Martone. Questi ultimi due in gara anche per la categoria Migliore Regia insieme al film ‘È stata la mano di Dio’ di Paolo Sorrentino. Per la Migliore Opera Prima, invece, ‘Piccolo corpo’ di Laura Samani, ‘Una femmina’ di Francesco Costabile, e ‘Californie’ diretto dai registi Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman. ‘E buonanotte’, ‘Marilyn ha gli occhi neri’, ‘E noi come stronzi rimanemmo a guardare’ sono in lizza per la Miglior Commedia. Le serie tv finaliste sono: ‘Strappare lungo i bordi’ di Zerocalcare, ‘Diavoli’ e ‘Il Re’.

Per le categorie riservate agli interpreti, invece, nella sezione premio per la Miglior Attrice troviamo in gara Lina Siciliano, volto esordiente in ‘Una Femmina’, Anna Ferraioli per ‘I fratelli de Filippo’ e Vanessa Scalera per ‘L’Arminuta’. I tre finalisti per la categoria maschile sono Silvio Orlando protagonista di ‘Ariaferma’, Toni Servillo scelto per la sua interpretazione in ‘Qui rido io’, e Pierfrancesco Favino per ‘Nostalgia’. A loro si unisce la giovane promessa che quest’anno vedrà contendersi Sofia Fiore de ‘L’Arminuta’, Luca Vergoni de ‘La scuola cattolica’ e Filippo Scotti in ‘È stata la mano di Dio’. A Carlo Verdone – uno degli attori e dei registi più prolifici, simpatici e attenti al racconto ironico e tagliente dell’Italia e degli italiani – va il premio alla Carriera.


Per il Premio alla Miglior Colonna Sonora la giuria ha selezionato Nicola Piovani per le musiche de ‘I fratelli de Filippo’, Pasquale Scialò per ‘Ariaferma’ e Sergio Bruni per ‘Qui rido io’. Per la sezione Miglior Fotografia si contenderanno il Globo d’Oro Simone d’Arcangelo per ‘Re Granchio’, Luca Bigazzi per ‘Ariaferma’, e Renato Berta per ‘Qui rido io’. A contendersi il Premio alla Miglior Sceneggiatura: Sergio Rubini, Angelo Pasquini e Carla Cavalluzzi per ‘I fratelli de Filippo’, Leonardo Di Costanzo, Bruno Oliviero e Valia Santella per ‘Ariaferma’, e Paolo Sorrentino per ‘È stata la mano di Dio’.

Il Gran Premio della Stampa Estera, rivolto a personaggi o istituzioni impegnate a diffondere la cultura italiana attraverso l’arte del cinema, verrà assegnato alla Cineteca di Bologna; mentre il Premio Italiani nel Mondo, un riconoscimento speciale a chi si è distinto in un’opera cinematografica su una realtà non italiana, andrà al film del regista italo-irakeno Haider Rashid, Europa. Chiude la serie di riconoscimenti la sezione Documentari, con la terna finalista composta da ‘Ennio’ di Giuseppe Tornatore, ‘Corpo a corpo’ di Maria Iovine e ‘Marta. Il delitto della Sapienza’ diretto da Simone Manetti. E, infine, quella dei cortometraggi con ‘La vera storia della partita di nascondino più grande del mondo’ di Paolo Bonfaini, Irene Cotroneo e Davide Morando, ‘Fiori’ di Kristian Xipolias e ‘Venti minuti’ di Daniele Esposito. “Finalmente, dopo questi lunghi anni di pandemia, il cinema ha ritrovato la dimensione del grande pubblico- commenta Alina Trabattoni- una dimensione che mancava anche a noi, incontrare nuovamente gli autori, i protagonisti, i maestri delle musiche e delle fotografie è stato per noi un ritorno alla vita. È stato un onore e un privilegio poter visionare e commentare queste opere uniche e, dobbiamo ammettere, selezionare le terne è stata davvero un’ardua impresa, la scelta per tutti noi si è fatta complicata per la straordinaria quantità e qualità dei film in concorso. Speriamo di aver svolto al meglio il nostro compito”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it