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BOLOGNA – “Quelle lancette immobili da 39 anni segnano il tempo della memoria. Lo Stato deve ringraziare ogni giorno chi tiene accesa la speranza, e deve assumersi la responsabilità di tutte le volte che non è stato capace di squarciare il velo del silenzio e dell’oblio. Più volte sono stato ringraziato per la mia presenza qui, ma la mia presenza qui è doverosa e non è niente di speciale. È speciale invece il fatto che voi mi permettiate di essere qui nonostante la negligenza decennale dello Stato rispetto alla strage che ha colpito i vostri cari”. Lo scandisce il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, nel corso del suo intervento alla cerimonia in Consiglio comunale a Bologna che ricorda la strage del 2 agosto 1980, in presenza dell’associazione dei famigliari delle vittime e di tutte le autorità, compresa la vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni.
“Oggi- continua Bonafede- sono qui a ricordare e condividere quel dolore che in questo giorno si continua a vivere nella stessa intensità: quei momenti hanno spezzato la vita delle vittime e segnato per sempre quella dei propri cari. Lo Stato deve ringraziare ogni giorno chi tiene accesa la speranza di conoscere la verità e di fare giustizia”.
Sono “positive” le parole pronunciate dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, oggi a Bologna per il 39esimo anniversario della strage alla stazione del 2 agosto 1980. Lo afferma il presidente dell’Associazione dei familiari, Paolo Bolognesi, durante il corteo tra il Comune e la stazione.
“Tra gli impegni dell’anno scorso e le cose fatte si sta avviando veramente un percorso virtuoso per arrivare sia alla digitalizzazione che a tutto il resto, in modo da chiudere definitivamente le cose. E questo è molto importante”, dichiara Bolognesi.
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