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Roma, Bergamo: “Fori gratuiti come Central park, Franceschini disposto a pensarci”/VD

Oggi il vicesindaco Luca Bergamo è stato ricevuto dal ministro Dario Franceschini

Pubblicato:02-08-2017 14:22
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:35

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ROMA – “La nostra proposta è di rendere i Fori, sia Imperiali che Romano, liberi, gratuiti, come Central park. E su questo dal ministro Franceschini c’è stata disponibilità a discutere“. A dirlo e’ il vicesindaco della Capitale, Luca Bergamo, lasciando il Collegio romano dopo essere stato ricevuto dal ministro Franceschini. Alla domanda se il ministro lo abbia tranquillizzato sul fatto che il parco archeologico del Colosseo non sarà un luogo chiuso al resto della città, Bergamo risponde che “la chiusura del Parco che noi denunciamo non è una chiusura nuova: certamente il ministro ci ha tranquillizzato confermando che ciò che oggi è recintato resta recintato nel parco archeologico e ciò che non lo è, resta non recintato. Ma questo non è mai stato in discussione per me, non ho mai pensato che ci fosse il rischio di recintare un pezzo dei Fori imperiali”.

Il problema, aggiunge, “è un altro, e cioé se poi, andando avanti, le recinzioni che ci sono vengono rimosse oppure restano, perché se alcune recinzioni vengono rimosse, quell’area diventa un’area a libera circolazione. Se restano, è un Parco al servizio della funzione turistica e basta. Se, escluso il Colosseo e il Palatino, l’area dei Fori fosse a libera fruizione, sarebbe anche più facile immaginare che anche un cittadino acquisti per esempio un servizio di realtà aumentata per girare nei Fori in un momento di libertà, cosa che è più difficile che faccia nel momento in cui deve pagare il biglietto. Dunque, liberare quell’area da una gestione esclusivamente turistica significa anche creare condizioni per la nascita e lo sviluppo di servizi alla crescita culturale estesi a tutti e con un alto valore aggiunto”.


“CON FRANCESCHINI INCONTRO INTERESSANTE, CI RIVEDIAMO A SETTEMBRE”


Durato poco più di mezz’ora, il confronto, che era stato richiesto dal Campidoglio, “riprenderà a settembre– dice ancora Bergamo- mi pare che ci sia la volontà comune di riprendere i lavori che erano stati fatti dalla commissione Volpe con un nuovo organismo, per esplorare la possibilità di andare in questa direzione”. Oggi però “non si è parlato di risorse“, puntualizza il vicesindaco di Roma, che alla domanda se si ritiene soddisfatto risponde così: “E’ sempre un sentimento misto: c’è un altro terreno che è più complesso e che riguarda l’obiettivo di avere un organismo unitario di gestione del patrimonio culturale su tutta la città, che è oltre questo specifico tema di cui abbiamo parlato oggi e su cui mi pare abbiamo trovato l’avvio di un percorso comune”.

“Mi pare- prosegue ancora Bergamo- ci siano i termini per un confronto tra il Governo e la città intorno a una interpretazione di quell’area centrale che corrisponde a questa idea di un grande spazio di fruizione pubblica, non solo al servizio del turismo. Fermo restando- ripete- che nella mia idea i grandi attrattori turistici dovrebbero rimanere a ingresso a pagamento, parlo del Colosseo e del Palatino, ma tutto il resto dovrebbe essere normalmente attraversabile da chiunque. Questo mi sembra un passaggio importante e lo verificheremo lungo il percorso”.

di Nicoletta Di Placido, giornalista professionista

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