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Voli cancellati e pedaggi più salati, i consigli di Udicon sulle ‘tegole’ dell’estate

Tra scioperi del personale e grande richiesta, nelle ultime settimane molti voli aerei sono state cancellate: Udicon ci spiega a che rimborsi si ha diritto

Pubblicato:02-07-2022 16:43
Ultimo aggiornamento:03-07-2022 14:13
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sciopero voli salvini
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BOLOGNA – Voli cancellati o in ritardo a causa di una “domanda molto più importante” rispetto agli anni scorsi, a cui si sono aggiunti “anche gli scioperi del personale di volo, a nostro avviso giusti, dato che le cronache riferiscono di lavoratori senza permesso di poter bere e mangiare durante il volo”. Con l’inizio dell’estate sempre di più aumentano le difficoltà del trasporto aereo. In questa situazione, Udicon Emilia-Romagna ricorda che in caso di disagio i cittadini possono comunque difendersi per far sì che il problema non diventi ancora più grande.

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QUALI RISARCIMENTI? CAMBIANO SE È PARTENZA O RITORNO

“Come si può difendere il consumatore? Intanto dobbiamo verificare prima di partire se i nostri voli sono confermati in una situazione del genere- spiega Vincenzo Paldino, presidente dell’associazione dei consumatori- se quando andiamo in aeroporto il nostro volo viene cancellato, dobbiamo sapere che le carte dei servizi prevedono il risarcimento del biglietto se siamo in partenza e dei danni eventualmente patiti”.


In caso di viaggio di ritorno invece, oltre al rimborso, “è prevista anche la sistemazione, vitto e alloggio, fin quando non è possibile imbarcarci sul primo volo disponibile. In generale il consiglio è di prestare attenzione a tutelarsi prima, anche nella prenotazione degli alberghi, preferendo “quelli con clausola di cancellazione gratuita, altrimenti ci ritroviamo a dover pagare anche una penale”. Ad ogni modo, promette Paldino, “è una situazione che monitoreremo nelle prossime settimane. Speriamo che si possa risolvere almeno questa questione degli scioperi”.

AUMENTI PEDAGGI? IRRISPETTOSO DEFINIRLI IRRISORI

Definire l’aumento dell’1,5% dei pedaggi autostradali ‘irrisorio’ è “irrispettoso” nei confronti dei consumatori, visto che si parla di “tariffe che sono le più care d’Europa per viaggiare in autostrada“. Non usa mezzi termini Vincenzo Paldino, presidente di Udicon Emilia-Romagna, che interviene sul tema citando direttamente le parole dell’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi.

“Tomasi ha usato proprio il termine ‘aumento irrisorio’- ricorda Paldino, nel corso di un’intervista alla ‘Dire’- noi crediamo che questa sia un’affermazione irrispettosa nei confronti dei consumatori”. Infatti, “basti pensare che in Austria con 10 euro si viaggia dieci giorni. C’è una differenza enorme. Basti pensare che da Milano a Napoli ci vogliono 96 euro per poter viaggiare, andata e ritorno siamo quasi a 200 euro. Sommiamo il carburante… qua si mina in questo paese il diritto di poter viaggiare”, attacca l’esponente dell’associazione dei consumatori, ricordando anche che “è stato proclamato un aumento del costo del Telepass”.

In buona sostanza insomma è un aumento “che colpisce i consumatori” ed è “irrispettoso nei confronti dei consumatori in questo momento storico”. In conclusione, “viaggiare in autostrada in Italia costa tantissimo- riassume Paldino- e fra poco non tutti potranno permetterselo, già adesso è così. Quindi come si può difendere il consumatore dai pedaggi? Non si può difendere. Sostanzialmente subisce passivamente quelle che sono le decisioni calate dall’alto“. Senza contare che le autostrade italiane poi “non hanno tutto questo servizio, crollano i ponti, eccetera… Quindi non abbiamo avuto in questi anni nemmeno un servizio adeguato a tutti questi soldi che i cittadini pagano“.

Per Paldino, “bisognerebbe intervenire davvero in modo serio, ma si va in direzione opposta quando si sostiene che 1,5% è un aumento irrisorio di tariffe che sono già alle stelle. Questo ci dà l’idea, insomma, di come la pensano”, conclude il presidente di Udicon Emilia-Romagna.

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