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Caro benzina e bollette salate, Adiconsum: “È speculazione”

Adiconsum annuncia per il 10 giugno la manifestazione delle 'pentole vuote' che riunirà anche altre associazioni di consumatori

Pubblicato:02-06-2022 17:19
Ultimo aggiornamento:02-06-2022 19:01

sciopero benzina
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ROMA – In Italia continuano ad aumentare i prezzi della benzina e continuano a lievitare gli importi delle bollette di luce e gas. “Indubbiamente un fatto vero, in assoluto, ma non solo a causa di quanto sta accadendo nel conflitto tra Russia e Ucraina, che influisce sul prezzo del gas e delle materie prime in generale. Si tratta anche di una speculazione, perchè già a luglio dello scorso anno il ministero della Transizione Ecologica annunciò un aumento del gas del 40%. È dunque un fatto generalizzato, ma anche un fatto di speculazioni rispetto a quanto avviene sullo scenario internazionale”. Lo afferma alla Dire il presidente di Adiconsum, Carlo De Masi.

Secondo il presidente dell’associazione a difesa dei consumatori non si tratterebbe, dunque, di aumenti giustificati. “Una parte sicuramente lo è- tiene a precisare- però altri aumenti sono dovuti al modo in cui vengono calcolati i prezzi dei carburanti, a tutto quello che riguarda le bollette dell’energia elettrica e del gas, e mi riferisco agli oneri generali di sistema, così come a tutte le accise che riguardano i carburanti”.

IL PESO DELLA GUERRA IN UCRAINA

Secondo De Masi il conflitto tra Russia e Ucraina sta recitando, dunque, una parte di primo piano nella vicenda legata alla crescita dei prezzi. “L’Italia- informa De Masi- dipende da Mosca per la parte del gas e per i beni combustibili. È evidente che finora le forniture sono assicurate ma il nostro Paese sta tentando di stipulare accordi internazionali proprio per svincolarsi dalla questione russa che, ricordo, influisce su tutta l’Europa, non solo su di noi. Aumentando la domanda e diminuendo l’offerta è chiaro che i prezzi lievitino. Poi su questo argomento si innescano le speculazioni a livello internazionale e rispetto al nostro territorio”.


LA MANIFESTAZIONE DELLE PENTOLE VUOTE

Al momento sembra dunque impossibile arginare questa corsa al rialzo. Intanto i consumatori possono fare affidamento sulle associazioni a loro difesa. “Il prossimo 10 giugno- ricorda De Masi- organizzeremo la manifestazione delle ‘pentole vuote’, che riunirà tutte le associazioni di consumatori aderenti al Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, il Cncu”.

ARRIVA MISTER PREZZI

È chiaro che ad aumentare non sono solo i costi dei carburanti, che influiscono su famiglie e imprese, ma anche tutto quello che riguarda i prezzi al consumo, a partire dai beni di prima necessità. “Abbiamo chiesto e ottenuto- rende noto il presidente di Adiconsum- l’istituzione del Garante per la sorveglianza dei prezzi, ‘Mister Prezzi’. Essendo un direttore generale del ministero dello Sviluppo Economico dovrebbe avere i poteri per intervenire proprio laddove questi aumenti non trovano giustificazione. Abbiamo poi messo in campo una decina di proposte per mitigare questi costi e questi aumenti”.
Nella situazione che si è venuta a creare, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, dovrà affrontare i rincari con un nuovo piano di aiuti ad imprese e famiglie. “Gli aiuti- precisa De Masi- sono stati in qualche maniera anche consistenti ma non strutturali, solo di natura economica. Invece le proposte che mettiamo in campo hanno l’obiettivo di risolvere il problema proprio in maniera strutturale”.

SERVONO INTERVENTI STRUTTURALI

Intanto si prevede un ulteriore decreto che mantenga l’alleggerimento degli oneri non attinenti alla parte energetica sulle bollette di luce e gas, e per calmierare i prezzi dei combustibili. “E questo- dichiara- è certamente favorevole. Però noi, ripeto, pensiamo ad interventi più strutturali, come ad esempio dare un aiuto a chi oggi è in povertà energetica, ovvero coloro che non possono permettersi apparecchiature innovative o di autoprodursi l’energia”.

A breve il presidente De Masi si aspetta una risposta da parte dell’Esecutivo. “Fino ad oggi- afferma- tutte le nostre richiesta sono state ignorate. Avevamo chiesto l’apertura di un tavolo permanente di settore proprio per monitorare i prezzi dei combustibili delle materie prime e gli aumenti, a volte anche non pertinenti e non giustificati. Dopo la manifestazione del 10 giugno- conclude- ci aspettiamo un nostro coinvolgimento perchè possiamo offrire un contributo di proposte e di accompagnamento rispetto a queste tematiche così delicate per la vita delle persone e per la competitività delle stesse imprese italiane”.

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