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Il gol in fuorigioco della Lazio è un caso: “Mourinho e giornalisti ossessionati”

Dopo l'attacco dell'allenatore della Roma, la società biancoceleste in una nota respinge al mittente le critiche su presunti favori arbitrali

Pubblicato:02-05-2022 16:21
Ultimo aggiornamento:02-05-2022 16:46
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lazio gol fuorigioco
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ROMA – Il quarto gol della Lazio allo Spezia, quello del 4-3 di Acerbi, è un caso mediatico. José Mourinho ha denunciato l’errore commesso dal Var che non ha annullato la rete per fuorigioco. Dopo il match, l’arbitro della gara, Pairetto, e il Var Nasca, sono stati sospesi dall’Aia. E mentre lo Spezia parla di “errore inaccettabile”, la Lazio risponde alle critiche con un duro comunicato.

AIA SOSPENDE GLI ARBITRI: ERRORE CONCATENATO

Stagione finita per Luca Pairetto e Luigi Nasca, arbitro e Var di Spezia-Lazio. L’Aia ha deciso di sospendere l’intero gruppo arbitrale della partita. Con loro saranno fermati quindi anche l’assistente Var Filippo Valeriani, i guardalinee Giuseppe Perrotti e Salvatore Affatato e il quarto uomo Matteo Gariglio.

L’Aia ritiene che si sia trattato di un errore concatenato: l’arbitro non ha aspettato la verifica al video dell’allineamento di Acerbi, e il Var non lo ha fermato.


IL COMUNICATO DELLA LAZIO

Intanto arriva la nota della Lazio, molto polemica: “Il fatto che nel 2022 un allenatore di un’altra squadra, durante le sue conferenze stampa, faccia ripetutamente riferimento a presunti favori arbitrali a squadre concorrenti e che, allo stesso tempo, alcuni giornalisti sportivi nazionali, di dichiarata fede calcistica, si infervorino sullo stesso argomento, dimenticando il loro ruolo professionale e il dovere di imparzialità, dimostra alcune cose: che la Lazio è ossessivamente nei loro pensieri più di altri ambìti obiettivi professionali; che, come spesso accade, si guarda in casa degli altri per distogliere l’attenzione da risultati mancati e da clamorosi episodi avvenuti in casa propria, a proprio favore, sotto gli occhi di tutti; che nonostante la necessità di evolvere l’immagine del calcio in Italia, alcuni protagonisti sono fermi alla costante ripetizione delle accuse agli arbitri e al Var; che su questi atteggiamenti offensivi verso la categoria degli arbitri e sulla mancanza di obiettività giornalistica troppo spesso si sorvola. La Società Sportiva Lazio respinge ai mittenti le critiche e le insinuazioni, continua a credere che i valori si dimostrino in campo e non nei salotti televisivi”.

La Lazio non si presterà mai ad essere l’alibi o il capro espiatorio di nessuno – continua la nota – e farà valere nelle sedi opportune le proprie ragioni. La linea della Società continua ad essere quella di non discutere le decisioni prese sul campo, anche quando si tratta di episodi lampanti avvenuti a sfavore della squadra biancoceleste, quale il fallo di Tonali su Acerbi a Lazio-Milan in occasione del gol o la gomitata in area di Ibanez su Milinkovic nel derby di ritorno, solo per citarne due anche se ne abbiamo presenti molti altri, anche in Spezia-Lazio. Episodi decisivi sui quali abbiamo scelto il silenzio per rispetto degli arbitri in campo e del Var, rispetto che altri non hanno dimostrato e continuano a non dimostrare”.

SPEZIA: “BENE LA SOSPENSIONE DEGLI ARBITRI”

A chiudere il cerchio della polemica per il quarto gol della Lazio (Acerbi in fuorigioco) contro lo Spezia, dopo Mourinho, il club di Lotito e l’Aia che ha sospeso Pairetto e Nasca, ecco il comunicato dello Spezia. Firmato dal presidente Philip Platek: “Sabato sera è stato commesso un errore grave e inaccettabile, specialmente con l’ausilio delle moderne tecnologie che costano alla Lega milioni di euro e che promettono di consentire uno svolgimento regolare degli incontri, eliminando clamorose sviste arbitrali che possono condizionare non solo il risultato di una partita, ma di una stagione intera“.

“Accogliamo con soddisfazione il provvedimento dell’Aia – prosegue Piatek -, con la quale in questi giorni sono stati intrattenuti dialoghi continui nel rispetto delle vie istituzionali concesse, per avere spiegazioni in merito a un episodio inverosimile e che non poteva essere derubricato a semplice errore di valutazione, dato che si tratta di un errore causato da superficialità nell’attuazione delle procedure relative al protocollo Var che a sua volta ha comportato un’errata analisi dello svolgimento dell’azione, con la posizione di Acerbi considerata erroneamente valida nonostante le tecnologie all’avanguardia presenti nelle sale di Lissone”.

“Non è nello stile di questo club – si legge nella nota della società ligure – protestare platealmente, ma quando certe decisioni possono avere ripercussioni sull’esito di un’intera stagione, vanificando il duro lavoro quotidiano di centinaia di persone, è impossibile non far sentire il proprio dissenso, nel rispetto della storia di questa Società, della città e dei suoi tifosi. Auspichiamo dunque che in questo finale di stagione non vi siano ulteriori episodi penalizzanti, che ci sia un deciso miglioramento nell’utilizzo della tecnologia e che il regolamento, chiaro e a disposizione di tutti, venga sempre applicato uniformemente e in maniera corretta, avvalendosi anche del Var, che non può però essere strumento penalizzante e discrezionale, ma che al contrario deve certificare e aiutare il direttore di gara ad applicare in maniera corretta il regolamento, senza se e senza ma”.

La nota del presidente dello Spezia si conclude: “Dal canto nostro, non possiamo tornare indietro nel tempo, rigiocare la partita o cambiarne il risultato, pertanto non possiamo far altro che concentrarci sui prossimi impegni, consci che il traguardo a cui ambiamo è vicino, ma non ancora raggiunto e che per tagliarlo al più presto tutti noi dovremo continuare a dare tutto ciò che abbiamo senza risparmiarci, con i calciatori e lo staff sul campo e il nostro pubblico a spingerli dagli spalti ancora una volta”.

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