Getting your Trinity Audio player ready...
|
FIRENZE – Mentre a Vinci ‘vanno in scena’ i capelli di Leonardo, da Firenze Eike Schmidt spara a zero sull’iniziativa: “Questa cosa sulla ciocca- attacca il direttore degli Uffizi- è veramente sciocca. Nessuno specialista ci crede e tra l’altro è estremamente improbabile che una ciocca di Leonardo potesse essere ritrovata in una collezione privata americana”, spiega a margine della presentazione, nell’auditorium Vasari, dell’annullo filatelico da parte di Poste Italiane di 4 nuovi francobolli dedicati a Leonardo da Vinci nell’anniversario dei 500 anni della sua morte.
LEGGI ANCHE: “Cerchiamo il dna di Leonardo”: a Vinci arriva la ciocca di capelli del genio
“Per giunta, il collezionare ciocche di famosi personaggi oppure dei propri cari è una tradizione che risale al romanticismo, all’Ottocento. Mentre sarebbe stato completamente fuori epoca per il Rinascimento. Solo per i santi martiri, nemmeno i beati, si tenevano parti del corpo, ma sicuramente non per grandi scienziati e grandi artisti. Di Beethoven, per esempio, abbiamo ciocche che potrebbero essere di centinaia di migliaia di musicisti, di persone con i capelli grigi, proprio perchè c’era questa ‘cioccomania’ nell’Ottocento”. Per questo, conclude, “non lasciamoci troppo prendere dall’entusiasmo per Leonardo: questa cosa non vale nemmeno la pena di essere analizzata nel dettaglio”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it