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Ilva Genova, gli operai doneranno una scultura a papa Francesco

Ci sono voluti 10 mesi di lavoro: il 27 maggio la consegneranno al Santo Padre

Pubblicato:02-05-2017 17:03
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:10

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GENOVA – Una scultura da dieci quintali di acciaio in laminato prodotto dall’Ilva, composta da tre pannelli di un metro e mezzo di altezza e tre metri e mezzo di larghezza ciascuno, per cui sono stati necessari oltre dieci mesi di lavoro. È il dono che gli operai dello stabilimento siderurgico genovese faranno a Papa Francesco, sabato 27 maggio, nel corso della sua visita nel capoluogo ligure che toccherà anche l’Ilva di Cornigliano. L’opera, dal titolo “Sarai pescatore di uomini“, è stata realizzata dall’artista Graziano Cecchini, lo stesso che colorò di rosso l’acqua della Fontana di Trevi a Roma, e sarà poi trasportata in Vaticano. Il dono rientra all’interno del “Progetto Acciaio”, presentato questa mattina dalla Regione Liguria, dedicato alla storia e al futuro del polo siderurgico genovese e realizzato dalla Società per Cornigliano, curato da Chiara Mastrolilli De Angelis e dallo stesso Graziano Cecchini. L’evento è articolato in tre momenti. Sabato 6 maggio, a Villa Bombrini, apre la mostra, con documenti e foto, dal titolo “Anni Cinquanta e Sessanta: gli uomini che fecero Cornigliano“. In concomitanza, dalle 10 alle 13, si terrà la tavola rotonda istituzionale, a cui parteciperanno il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Edoardo Rixi, il sindaco di Genova, Marco Doria, il presidente di Federacciai, Antonio Gozzi, il presidente di Confindustria Liguria, Giuseppe Zampini. Invitati anche il viceministro allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova, il commissario straordinario Ilva, Enrico Laghi, e il presidente di Confindustria Genova, Giovanni Mondini. Nel pomeriggio di sabato sarà la volta di un tavolo tecnico.

Il 26 maggio, i componenti del comitato scientifico del progetto affronteranno in incontri e dibattiti aperti al pubblico i temi dell’ecosostenibilità, della bonifica e della riconversione. Infine, tra venerdì 30 giugno e domenica 2 luglio, l’ultimo capitolo del progetto, dedicato ai particolari tecnici attraverso testi e fotografie dedicati alla siderurgia, prima e dopo la “rivoluzione” del ciclo integrale. “L’iniziativa che presentiamo oggi vuole testimoniare l’importanza della siderurgia e dell’acciaio nella storia di questa città e del quartiere di Cornigliano- commenta il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti- come Regione siamo convinti che la società Ilva debba restare un obiettivo strategico da salvaguardare e un’azienda ancora in grado di produrre per il nostro sistema Paese. Quello di Cornigliano è infatti uno degli stabilimenti tra i più moderni all’interno del mondo Ilva e per questo ci auguriamo che torni ad essere valorizzato come merita”. L’assessore allo Sviluppo economico, Edoardo Rixi, sottolinea che il progetto è “un tributo alla storia dell’acciaio a Genova e a chi ha lavorato nella siderurgia, facendo anche sacrifici, nei quartieri, per consentire lo sviluppo del Paese e del settore. I sacrifici fatti in passato dovranno servire anche per il futuro del comparto che oggi garantisce anche sostenibilità dal punto di vista ambientale”. Rixi, infine, ricorda che la “Regione è impegnata al massimo sul fronte dell’occupazione dello stabilimento Ilva e degli investimenti, ma è necessario capire le intenzioni del governo. Genova è tra i siti siderurgici più all’avanguardia e, in prospettiva, può ricoprire un ruolo strategico per la filiera dell’acciaio, indispensabile per il ramo dell’automotive”.

di Simone D’Ambrosio, giornalista


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