Il governo Trump chiede la pena di morte per Luigi Mangione, “Decisione barbara”

La procuratrice generale Pam Bondi formalizza la richiesta di pena capitale per il 26 enne accusato dell'assassinio del Ceo di un gruppo assicurativo; la Difesa non ci sta

Pubblicato:02-04-2025 15:00
Ultimo aggiornamento:02-04-2025 15:01

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ROMA – “Quello di Brian Thompson, brav’uomo e padre di due bambini piccoli, è stato un assassinio premeditato e compiuto a sangue freddo che ha scioccato l’America”: queste le motivazioni con cui Pam Bondi, la procuratrice generale degli Stati Uniti (in sostanza la numero uno del Dipartimento della Giustizia statunitense) ha formalizzato in una nota la richiesta di pena di morte per Luigi Mangione, il 26 enne di Baltimora, con origini italiane, accusato dell’omicidio del ceo di UnitedHelthcare, avvenuto il 4 dicembre scorso a Manhattan. Così “dopo aver riflettuto a lungo, ho quindi invitato i procuratori federali a chiedere la pena di morte”, ha aggiunto.

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Per l’ex procuratrice della Florida, oggi a capo della Giustizia nazionale, ha poi aggiunto che questo tipo di azione è in linea con l’agenda del presidente Trump “Make America Safe Again”, che punta a reprimere i crimini violenti  e rendere gli Stati Uniti “sicuri di nuovo”. Il delitto commesso da Mangione è stato poi un “atto di violenza politica- ha proseguito Bondi- che avrebbe potuto mettere a rischio la vita di molte altre persone”.  

Mangione si è dichiarato innocente dalle accuse, non solo di omicidio volontario di primo grado, con l’aggravante di terrorismo. Sono undici i capi di imputazione mosse nei suoi confronti- tra cui possesso illecito di armi e falsificazione di documenti. Attualmente è detenuto nella prigione federale di New York in attesa dell’inizio del processo.

“Una decisione barbara: è il commento di Karen Friedman Agnifilo, legale del principale accusato dell’omicidio del manager del gruppo assicurativo. Le “indicazioni” date ai procuratori federale per richiedere la pena capitale sono una “scelta politica”, attacca la difesa di Mangione, con cui “il governo difende l’industria sanitaria corrotta, immorale e assassina”. E “pur dichiarando di voler contrastare gli omicidi- aggiunge- il governo federale vuole commettere l’omicidio premeditato e patrocinato dallo Stato di Luigi”.

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