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Animalisti a congresso, l’appello al Governo: “Difenda i diritti degli animali”

Il 25esimo congresso dell'Associazione Animalisti Italiani è stata l'occasione per chiedere al Governo di agire a tutela degli animali: "Inasprire norme per chi li uccide e stop nei circhi"

Pubblicato:02-04-2022 15:54
Ultimo aggiornamento:06-04-2022 13:03

foto walter caporale facebook
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(Foto dal profilo Facebook di Walter Caporale)

ROMA – È iniziato il 25esimo congresso dell’Associazione Animalisti Italiani per il rinnovo delle cariche sociali. “Dopo due anni di Covid ripartiamo dalle battaglie animaliste sospese per questa emergenza, a partire dall’approvazione più severe per chi maltratta gli animali”, ha spiegato all’agenzia Dire il presidente degli Animalisti Italiani, Walter Caporale.

In Italia, a differenza di altri Paesi europei, non si va in galera se si uccidono animali – ha aggiunto Caporale – Inoltre l’Italia è uno dei pochi Paesi dove ancora ci sono i circhi con gli animali. Rilanciamo queste battaglie con le altre associazioni animaliste, augurandoci che questo governo finalmente riprenda in mano la questione dei diritti degli animali”.


Un congresso “listato a lutto” per le morti di esseri umani e animali che si stanno consumando in Ucraina a causa della guerra: “Indossiamo un segno di lutto perché ogni giorno perdono la vita donne, bambini, uomini e animali – ha detto Caporale – e con questo gesto vogliamo anche esprimere solidarietà all’amico Andrea Cisternino, che ha deciso di non lasciare Kiev per rimanere con i suoi 450 animali, soprattutto cani. Da più di una settimana è senza cibo e acqua per sé, gli animali e i quattro volontari ucraini. È una situazione drammatica, preoccupante e gravissima perché il corridoio umanitario è pronto ma la Russia non ha ancora autorizzato il transito dei furgoni: rischiano di morire centinaia di animali e tantissime persone”.

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Intanto gli Animalisti italiani ha deciso di contraddistinguere questo momento associativo con un’azione solidale verso gli animali meno fortunati: “Aiuteremo decine di persone che su Roma danno mangiare a cani e gatti randagi – ha concluso Caporale – Abbiamo deciso di spendere 5mila euro e donare il cibo acquistato a chi ogni giorno fa volontariato per i nostri amici più deboli”.

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