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FOTO | Coronavirus, pronto l’ospedale degli Alpini di Bergamo da 142 letti

Fontana e Foroni elogiano le penne nere e tutti i volontari

Pubblicato:02-04-2020 07:02
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:04
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MILANO – Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ha effettuato ieri a Bergamo, insieme all’assessore regionale alla Protezione civile, Pietro Foroni, un ultimo sopralluogo all’Ospedale da campo dell’Associazione nazionale Alpini, ormai giunto alle fasi finali di allestimento al padiglione B della Fiera. L’ospedale da campo, che occupera’ complessivamente 7.500 mq (di cui 6500 mq di parte ospedale e 1000 mq a servizio aree supporto, ospitera’ da subito 142 posti letto complessivi, di cui 70 dedicati alla cosiddetta bassa intensita’, 24 alla terapia intensiva e 48 alla sub intensiva.

Disporra’ inoltre di una tac, un laboratorio radiologico fisso, un laboratorio di analisi, una zona triage e una “shock room” ossia una sala dedicata al trattamento dei pazienti particolarmente critici, da “codice “rosso”. In piu’ avra’ a disposizione zone di decontaminazione, zone di vestizione e svestizione, un impianto di riscaldamento e climatizzazione centralizzato e sanificato a raggi UV e ampi spazi per mantenere basso il carico di contaminazione, oltre a una camera mortuaria. Ancora, e’ dotato di zone di carico e scarico merci protette e magazzini con scivoli per fornire materiale in zona rossa senza contatto diretto.


Vi lavoreranno a pieno regime 200 persone tra medici, infermieri e tecnici, su 3 turni di 8 ore, mentre altre 40 persone forniranno supporto logistico. Emergency fornira’ tra le 30 e le 40 persone, 32 sono in forze all’esercito Russo, mentre il restante personale arriva dall’ospedale Papa Giovanni XXIII e dalla stessa associazione nazionale Alpini “Anche a Bergamo- ha sottolineato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana- si compie un altro prodigioso miracolo che e’ espressione della forza dei lombardi”. “Il layout di questo progetto lo ha voluto l’Oms- ha ricordato Foroni- l’organizzazione mondiale della sanita’, come esempio di struttura moderna per far fronte a questo tipo di emergenze. Tutto quello che e’ stato realizzato e’ stato donato e non ha pesato sulla collettivita’ in termini di costi. Tutta la struttura potra’ essere smontata e riutilizzata e nulla andra’ sprecato”.

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