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La Conferenza delle Regioni dà l’ok al ddl autonomia. Calderoli: “Ora in Cdm per l’approvazione definitiva”

Contrarie Emilia-Romagna, Toscana, Campania e Puglia. Esultano Fontana e Zaia

Pubblicato:02-03-2023 20:59
Ultimo aggiornamento:03-03-2023 12:43
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roberto_calderoli
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ROMA – “C’è il via libera della Conferenza Unificata al disegno di legge di attuazione dell’autonomia differenziata, un ulteriore passo avanti positivo nel percorso della riforma. Contiamo ora di presentare il testo al prossimo Consiglio dei ministri, per la definitiva approvazione”. Lo rende noto il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, dopo la riunione di oggi della Conferenza che ha dato l’ok con il voto contrario di quattro regioni: Emilia-Romagna, Toscana, Campania e Puglia.

“Dopo aver già accolto le richieste delle regioni nel precedente tavolo – ha aggiunto Calderoli – anche le proposte emendative di Anci e Upi sono state ricevute e verranno portate in pre-Consiglio per una valutazione del loro inserimento nel ddl definitivo. Ulteriori proposte potranno essere presentate come proposte emendative, durante l’esame del Parlamento – sottolinea il ministro – Per il resto anche nelle sedute odierne i lavori si sono svolti sempre con pragmatismo e volontà di cooperare. I quattro principi di rapidità, semplicità, efficienza ed efficacia prefissati fin dalla prima riunione continuano ad essere rispettati da tutti. Un elemento incoraggiante e che soprattutto garantisce alle Conferenze di proseguire nei lavori”, conclude il ministro.

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LOMBARDIA, FONTANA: FINALMENTE MIGLIORIAMO PAESE

“Oggi finalmente è partito il percorso sull’Autonomia che ci porterà alla possibilità di migliorare il funzionamento del nostro Stato, a valorizzare le tante diversità che esistono nel nostro Paese e a rendere risposte più efficienti ai bisogni dei territori e dei cittadini. Sono dispiaciuto che ci sia stata una contrapposizione con le Regioni del centrosinistra che, con motivazioni risibili, hanno preferito votare contro“. Così Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, al termine della Conferenza delle Regioni che ha approvato, a maggioranza (tranne quattro regioni del centrosinistra), il progetto di legge del ministro Calderoli.

Il governatore lombardo ha ripercorso le tappe che della riforma del Titolo V della Costituzione del 2001, ricordando che “fin dal 2003 un presidente di Regione chiese di poter raggiungere un accordo sul trasferimento di alcune competenze, così come successivamente fecero altri presidenti senza mai ottenere alcuna risposta”. “Poi nel 2017 – ha aggiunto Fontana – ci furono i due referendum di Lombardia e Veneto in cui i cittadini delle due Regioni si espressero in modo favorevole alla possibilità di chiedere l’applicazione della Costituzione in campo di Autonomia differenziata. Il compianto presidente Roberto Maroni raggiunse un’intesa per poter dare il via a questo processo. Un percorso che, al di là della parentesi con l’impegno del ministro Erika Stefani, venne disattesa dai successivi governi di centrosinistra”. Ecco perché “oggi, con l’approvazione del progetto di legge – ha concluso il presidente Fontana – si è fatto un importante passo avanti e confidiamo che si possa arrivare presto ad una conclusione positiva“.

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VENETO, ZAIA: MOMENTO IMPORTANTE, PROGETTO PRENDE FORMA

“Il parere favorevole a larghissima maggioranza al disegno di legge di attuazione dell’autonomia costituisce un momento importante. Prende sempre più forma il progetto per dare compimento al dettato costituzionale“. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commenta l’approvazione avvenuta oggi a Roma del ddl Calderoli da parte della Conferenza delle Regioni.

“L’autonomia, infatti, è prevista dalla Costituzione ed è la chiave per un profilo di modernità, di efficienza e di modernità dell’amministrazione della cosa pubblica che avrà quella ricaduta positiva attesa dai cittadini – prosegue il governatore veneto -. Il centralismo è l’equa divisione del malessere, l’autonomia è l’equa divisione del benessere. Questa Italia a due velocità deve finire e le regioni devono essere tutte messe nelle condizioni di dare servizi e risposte ai loro cittadini; senza lasciare indietro nessuno”.

BONACCINI: EMILIA ROMAGNA HA VOTATO CONTRO, PASSO FALSO GOVERNO

“Come annunciato, oggi, in Conferenza delle Regioni, l’Emilia-Romagna ha espresso pare contrario al ddl Calderoli sull’autonomia differenziata. Avevamo chiesto il ritiro del testo per trovare un accordo con tutte le Regioni, le Province e i Comuni, ma si è preferito rompere il fronte istituzionale. Un altro passo falso del Governo”. Lo scrive in un post il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.

CAMPANIA: GOVERNATORI DI CENTRODESTRA CONTRO IL SUD

“Oggi la Conferenza delle Regioni ha espresso a maggioranza parere favorevole alla bozza Calderoli sull’autonomia differenziata. Le Regioni con governi di centrodestra hanno votato un disegno di legge contro il Sud e contro la Costituzione“. È quanto si legge in una nota della Regione Campania.

“Hanno votato contro la bozza la Campania, l’Emilia Romagna, la Toscana e la Puglia, ribadendo che prima di tutto occorre garantire diritti basilari, universali ed essenziali in modo uniforme a tutti i cittadini italiani. Amareggia – prosegue la nota della regione guidata da Vincenzo De Luca – che le altre Regioni del Sud, con governo di centrodestra, abbiano fatto prevalere logiche di partito, allineandosi alle posizioni leghiste e nordiste, a danno delle comunità meridionali”.

EMILIANO: REGIONE PUGLIA CONTRARIA AL DDL CALDEROLI

“La Puglia ha espresso parere contrario al ddl Calderoli e ne ha chiesto il ritiro“. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al termine della Conferenza delle Regioni. “Si rischia di avere a breve un Paese nel quale un’impresa, una famiglia, un cittadino, muovendosi sul territorio nazionale rischia di avere come interlocutore, per materie importantissime, a volte lo Stato e a volte le Regioni, sia dal punto di vista legislativo, che amministrativo”.

Si rischia di stritolare tutti i Comuni italiani sotto il peso di Regioni che diventeranno onnipotenti – prosegue Emiliano -. E questo non corrisponde al disegno del legislatore costituzionale e neanche a un criterio di buona amministrazione. Per queste ragioni, la Puglia, a tutela dei comuni e a tutela dell’unità nazionale, ha chiesto il ritiro del ddl Calderoli”, ha concluso Emiliano.

DECARO PRESENTA DOCUMENTO ANCI: PREOCCUPAZIONI COMUNI

Su mandato unanime del Comitato direttivo dell’Anci, il presidente Antonio Decaro ha presentato oggi alla Conferenza unificata Stato Regioni Enti locali un documento contenente le osservazioni dei Comuni sul testo di legge sull’autonomia differenziata, accompagnato da una serie di emendamenti. L’Anci si è riservata di esprimere una valutazione finale sulla legge dopo le determinazioni del Governo sulle richieste presentate.

“Ci sono questioni che devono essere chiarite e ci sono punti che per i rappresentanti delle autonomie locali devono essere totalmente rivisti – spiega il sindaco di Bari e presidente Anci – Il documento presentato raccoglie le preoccupazioni dei Comuni sull’individuazione e finanziamento dei livelli essenziali di prestazione (Lep) e su un processo che prevede la devoluzione alle Regioni di funzioni non solo legislative ma anche amministrative e gestionali, senza tenere conto del ruolo e del contributo che in tutti questi anni i Comuni italiani hanno offerto in termini di servizi ai territori e alle comunità e soprattutto sul meccanismo di solidarietà e perequazione, già realizzati su scala comunale”.

“Nonostante la delicatezza dell’argomento e la complessità della rappresentanza di una Associazione che ha al proprio interno quasi ottomila sindaci di appartenenza politica e territoriale molto articolata, l’Anci è riuscita a trovare un momento di sintesi presentando un documento che evidenzia eccezioni di metodo e nel merito – spiega Decaro – Il documento presentato ribadisce che l’architettura costituzionale della Repubblica si fonda sulle Regioni, sulle Province, sulle Città metropolitane e sui Comuni in modo equi-ordinato, e che l’art. 116 della Carta va letto e attuato in piena sintonia con gli altri articoli del Titolo V, in un contesto di tutela dell’unità giuridica ed economica della Repubblica e di garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni”.

REGIONE CAMPANIA: GOVERNATORI DI CENTRODESTRA CONTRO IL SUD

“Oggi la Conferenza delle Regioni ha espresso a maggioranza parere favorevole alla bozza Calderoli sull’autonomia differenziata. Le Regioni con governi di centrodestra hanno votato un disegno di legge contro il Sud e contro la Costituzione“. È quanto si legge in una nota della Regione Campania. “Hanno votato contro la bozza la Campania, l’Emilia Romagna, la Toscana e la Puglia, ribadendo che prima di tutto occorre garantire diritti basilari, universali ed essenziali in modo uniforme a tutti i cittadini italiani. Amareggia – prosegue la nota – che le altre Regioni del Sud, con governo di centrodestra, abbiano fatto prevalere logiche di partito, allineandosi alle posizioni leghiste e nordiste, a danno delle comunità meridionali”.

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